“Fenomeno” Fabri Fibra all’Alpe Adria «Sarà la colonna sonora rap delle vacanze»

Sabato a Lignano il concerto del rapper di Senigallia: «Il videoclip del singolo Pamplona girato a Trieste ha portato fortuna»

lignano

«Il live riprende buona parte del repertorio di “Fenomeno” ma, già dal titolo, si propone di essere la colonna sonora delle vacanze di chi sarà a Lignano per riprendersi dall’anno passato a lavorare. Avremo quindi molte hit, presenti e passate e le festeggeremo assieme a DJ Double S e al pubblico».

Fabri Fibra sintetizza così “Le Vacanze Tour” che, a distanza di oltre cinque anni dal suo ultimo live in regione, fa tappa sabato alle 21.30 all’Arena Alpe Adria di Lignano per l’unico concerto nel Nordest.

Il singolo “Pamplona” ha avuto un enorme successo, con quattro certificazioni platino, il videoclip era stato girato proprio a Trieste: «Purtroppo non sono rimasto molto in città – ricorda il rapper di Senigallia –, ma abbastanza per sentire il mare e vedere una parte del porto vecchio abbandonata e piena di storia che ha fatto da scenografia al bellissimo video di “Pamplona” che conta 50 milioni di visualizzazioni, quindi posso senz’altro dire che Trieste mi ha portato molta fortuna. Ringrazio Cosimo Alemà, il regista, per aver scelto questa città per gli scenari del video».

È un momento molto florido per il rap in Italia.

«Ho lavorato vent’anni a questa cosa e l’ho sempre fatto in questo modo senza avere una strategia precisa, però il risultato mi gratifica perché in effetti volevo arrivare proprio qui. E tenere la rotta in mezzo a tutto questo marasma non è mai facile, ma quando si ha la determinazione per farlo, può succedere».

“Haters”: parola nuova, concetto vecchio?

«Sono sempre esistiti, ma forse adesso sono anche più riconoscibili e dunque affrontabili. Oggi chiunque li ha. I social hanno creato questa figura dell’hater “professionista”. Basta saperlo. Trovo non sia facile per i più giovani, che magari non capiscono che ti esponi e quindi chiunque può provare a metterti in difficoltà. Per questo capisco anche chi non è interessato a mettere online la propria esistenza. Dall’altra parte, sono utili perché hai un canale diretto con chi ti segue e puoi informarli, senza filtri o barriere, di ciò che fai. Occorre sempre cercare un equilibrio».

Che effetto le fanno frasi fatte che rimbalzano sui social?

«Ho puntato tutta la mia carriera sulle cose non scontate, sui pensieri scomodi, sulle cose da non dire... Per questo mi hanno da sempre dato l’appellativo di rapper “controverso” e provocatore. Frasi vuote si ripetono di tweet in tweet, accolte sui social come se rappresentassero la libertà di poter dire finalmente qualcosa pubblicamente, ma è solo l’estensione di ciò che propagano i media, una risposta da bar a problemi strutturali molto complessi, ampliata a dismisura dai social. È il segno dei tempi e prima di arrivare ad avere una reale consapevolezza ci vorrà molto più tempo».

È stato faticoso scrivere il libro “Dietrologia”?

«No, anche perché ho potuto scriverlo come un flusso di coscienza. Anche la forma, oltre ai contenuti, è molto libera e spontanea. Lo definiscono un long seller: continua a vendere nonostante non sia attivamente promosso».

Ci sarà un seguito?

«Visto il successo, potrei scriverne un altro, sì, ma non so quando. Di sicuro dovrò avere un tot di cose da dire nella forma-libro».

Col successo è cambiata la sua vita, i suoi ritmi, le sue abitudini?

«Non molto. La musica è ancora la mia priorità e quindi continuo su questa strada. Quando sei così impegnato dal lato artistico, tutto ruota attorno a questo stile di vita. D’altronde è quello che volevo e sono stato fortunato a ottenerlo».

I prossimi mesi?

«Inizio a pensare al disco nuovo. Adesso sono nella fase tour, ci sono state delle belle date estive quest’anno, una a Olbia con Salmo e Nitro, a Legnano con Gemitaiz e a Collegno con Mezzosangue. Anche il live dimostra l’attualità del rap». —



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