“Fauda”, vendette e battaglie del conflitto arabo-israeliano

“Fauda” in arabo significa “caos”. Basta questo per capire cosa c’è da aspettarsi da questa serie molto particolare, emozionante, calata nel dramma del conflitto arabo-israeliano, che affronta con un taglio tutto sommato equidistante, pur mettendo in scena sangue, codici e vendette che caratterizzano da anni quei territori.
Peraltro l’altro significato di “fauda”, nel linguaggio militare israeliano, è il momento in cui un’azione sotto copertura fallisce e la serie è infatti incentrata sulle operazioni di un’unità d'elite israeliana infiltrata, la “Mista'arvim”.
Si tratta di un gruppo speciale che agisce “come gli arabi”, parlando lingua e dialetti, conoscendo le usanze, le regole religiose, la struttura sociale e la politica della parte palestinese.
I 12 episodi della terza serie, in gran parte recitati in ebraico e arabo, con sottotitoli, arrivano su Netflix dal 16 di aprile.
La serie, di produzione israeliana, è stata ideata da Lior Raz (che è anche attore protagonista, interpreta Doron Kabilio) e Avi Issacharoff.
I due, peraltro, non si sono sempre occupati di televisione: Raz, dopo aver fatto parte delle forze speciali israeliane, è stata la guardia del corpo di Arnold Shwarzenegger. Issacharoff invece è stato corrispondente per gli affari palestinesi e arabi del quotidiano israeliano Haaretz, con sede a Tel Aviv: «La scrittura teatrale - ha detto, parlando della serie - ti consente di dare qualcosa che il giornalismo è meno in grado di offrire. Puoi andare dentro i personaggi e le loro vite o comprendere le loro azioni, immaginando cosa abbia cambiato la loro mente o quali relazioni abbiano con la moglie, i figli o il padre. Per questo è grande immergersi nei personaggi: quello di un soldato sotto copertura e al tempo stesso quello del figlio di un terrorista».
Nella prima stagione Doron Kabilio è tornato in servizio per aiutare la sua ex squadra a catturare Taofiky Hamed “Abu-Akhmed” detto anche “La Pantera”, uno dei terroristi di Hamas più pericolosi del Paese e ricercato come responsabile di alcuni attacchi terroristici.
E anche la seconda stagione prosegue con le azioni della squadra Mista’arvim, stavolta alla ricerca di Nidal al-Maqdisi, un militante dello Stato Islamico. Nella terza serie lo scenario non sarà la Cisgiordania ma Gaza. Nell'enclave palestinese Doron cercherà di infiltrarsi nei vertici di Hamas sotto le spoglie di un istruttore di boxe palestinese.
Sono quasi tutti israeliani i protagonisti della serie che, pur ambientata in Cisgiordani e a Gaza, è stata girata in gran parte a Tel Aviv: Doron Kabilio è interpretato da Lior Raz, Taofiky Hamed “La Pantera" è interpretato da Hisham Sulliman, Walid El Abed da Shadi Ma'ari, la dottoressa Shirin El Abed da Laëtitia Eïdo, Naor, da Tsahi Halevi, Mickey Moreno, da Yuval Segal.
La terza stagione è su Netflix dal 16 aprile. È possibile vedere anche le 2 precedenti, sono già in catalogo. Netflix costa 7,99 euro al mese (11,99 per vederlo su 2 schermi insieme, 15,99 per 4 schermi e Hd).
La piattaforma non dà più un periodo di prova gratuito. —
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