eventi»IL PROGETTO | Il Piccolo

Una festa fatta di musica, danze e laboratori ma soprattutto di incontro e dialogo. Il contesto triestino della Giornata mondiale del rifugiato intende vivere così il suo ultimo atto, in programma domani al parco di San Giovanni, evento incastonato all’interno del Lunatico Festival e organizzato dal Consorzio italiano di solidarietà e dalla cooperativa La Collina, in collaborazione con la Caritas, Arci Servizio civile, Arci Trieste, Mini Mu, Radio Fragola, Casa Cave e le associazioni che racchiudono le comunità locali dei senegalesi e ivoriani.

La festa finale va in scena a partire dalle 16, dando vita a momenti all’insegna della manualità e della creatività da ritagliare su tessuti, stoffe e piccoli materiali, il tutto grazie a due laboratori, il primo riservato ai bambini a cura dell’associazione Mini Mu e l’altro targato Casa Cave. Dalle 17.30 si cambia copione: il programma offre uno spettacolo di danza allestito dalle Officine artistiche, un angolo di degustazione (laboratorio di panificazione) da condividere con le persone richiedenti asilo a Trieste e un momento di racconto in chiave femminile. Altri gli appuntamenti sparsi dopo le 18, come l’apertura di una mostra al Posto delle fragole, la sfilata di costumi tradizionali legati alla comunità ivoriana (18.30) e il saggio di canto e poesia dei bambini dell’Associazione senegalesi. Non poteva mancare una porzione di teatro, programmata dalle 19.30 a cura delle sigle Ics e Fabbrica delle bucce con lo spettacolo “First Time”.

Il gran finale si gioca in musica, dalle 21, quando entreranno in scena i gruppi Malamor e Ujamaa. I primi provengono da Lubiana, dediti a un repertorio che spazia tra lo swing, il garage punk, il soul e la psycadelia; la band Ujamaa ha invece radici monfalconesi e dipinge una musica segnata dal reggae con contaminazioni ska e funky. Dalle 24 infine si balla grazie al dj set al Posto delle Fragole.