èStoria esplora le “Famiglie”. Più di 180 eventi e incontri dalla preistoria all’era digitale

Presentata la quindicesima edizione della kermesse a Gorizia dal 22 al 26 maggio. Fra gli ospiti Vittorio Sgarbi, Alessandro Barbero, Sergio Romano e Amedeo d’Aosta  

TRIESTE C’è da scommettere che, dopo la 15. ma edizione di èStoria, le “Famiglie”, questo il titolo della kermesse in programma a Gorizia da giovedì 23 a domenica 26 maggio e ieri presentata alla Fondazione Carigo, saranno ancora più allargate: le vedremo infatti esplorate da diversi punti di vista. Potremo approfondire come le famiglie sono cambiate dal Paleolitico al ’900, come non mancherà un ampio sguardo su quelle di oggi; inoltre, verranno raccontate anche in chiave letteraria. E sono queste le tre sezioni che svilupperanno il tema al centro del festival ideato e diretto da Adriano Ossola. La prima, in particolare, ha per titolo “La lunga durata” e, tra gli invitati, vede Luciano Canfora, Alessandro Barbero, Sergio Romano, Quirino Principe e, il sabato, alle 12, alla Tenda Erodoto dei Giardini Pubblici, impegnato a parlare de “La Sacra Famiglia nell’arte”, Vittorio Sgarbi.



“Interpretare il presente” è invece il titolo della sezione seconda con, tra gli ospiti, il teologo Vito Mancuso, il direttore de Il Piccolo, Enrico Grazioli, che converserà con Emmanuel Todd e Francesco Belletti, Beppino Englaro, chiamato ad affrontare un incontro su “Libertà di scelta e diritto alla cura”, mentre allo psichiatra Vittorino Andreoli, la domenica, alle 18, alla Tenda Erodoto, è affidato uno degli ultimi appuntamenti del programma: una lectio magistralis per riflettere su come cogliere le opportunità e affrontare i rischi che l’era digitale presenta a genitori e figli.

Le narrazioni

Quanto alla terza sezione, “Narrazioni: c’era una volta una famiglia…”, spicca certamente la presenza di Stefano Bartezzaghi, che si soffermerà su “Scorci di lessico famigliare” compiendo un percorso tra la vita e l’opera di Natalia Ginzburg. Al figlio di quest’ultima, Carlo Ginzburg, il sabato, alle 18, sempre alla Tenda Erodoto, verrà invece consegnato il premio èStoria, istituito nel 2017, “per la sua capacità di tradurre il concetto di divulgazione nella sua accezione più alta e, allo stesso tempo, libera da limiti di qualunque tipo” (così si legge nella motivazione). Nell’occasione, lo storico, saggista e accademico italiano converserà con Gian Paolo Gri e Andrea Zannini.

Basterebbero questi nomi a dar vita a un’iniziativa di primo piano. Ma, nel complesso, gli ospiti saranno circa 250 e daranno vita a 180 eventi. Circa ottanta sono le collaborazioni con associazioni varie, case editrici e istituti di ricerca.

Un’anteprima

Come ogni anno Gorizia, grazie al festival, si candida per qualche giorno a essere una capitale della storia, il cui intero programma si può leggere sul sito della manifestazione, www.estoria.it. Ieri alla presentazione hanno partecipato fra gli altri il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, e la storica dell’antichità e del diritto, Eva Cantarella, che, in serata, al teatro Verdi di Gorizia, ha parlato di “Famiglie di dèi, uomini ed eroi”, per l’anteprima del festival.

Continuando a dare uno sguardo al cartellone, troviamo poi altre cinque sezioni, a cominciare da “La storia in testa”, formata da dibattiti che prenderanno spunto da anniversari e pubblicazioni recenti. Proprio per tale sezione sono stati individuati da Ossola Giordano Bruno Guerri e Boris Pahor che venerdì, alle 12, alla Tenda Erodoto, ripercorrerà il proprio percorso umano e intellettuale nonché la vicenda del poeta e scrittore Edvard Kocbek e del Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno durante la seconda guerra mondiale.

Viene riconfermata la sezione “Trincee (Gorizia 18-18)”, tema scelto dal 2014 per raccontare la Grande Guerra a cento anni dal suo inizio e il cui appuntamento principale è dedicato ai trattati di pace. Altra riconferma è quella della sezione “Giovani” con protagonisti quali Toni Capuozzo e Armando “Miron” Polacco sulle storie – narrate e illustrate – di diverse famiglie colpite dai conflitti in Medio Oriente. La quarta e la quinta sezione hanno poi per titolo “èStoria Fvg”, dedicata alla valorizzazione del territorio regionale, alle sue voci più autorevoli e alle innovazioni tecnologiche, e “èStoria Cinema” a cura del critico Paolo Lughi, con proiezioni legate al tema principale del festival.

Le escursioni

Tornano anche gli èStoriabus, escursioni in corriera per scoprire o approfondire il territorio, come non si può dimenticare la presenza di una specifica sezione dal titolo “La scacchiera di Leonardo”, suggerita dai 500 anni della scomparsa del genio, con le partecipazioni di Marco Malvaldi e Francesco Fioretti ma, soprattutto, con la collaborazione della Fondazione Coronini Cronberg, proprietaria del manoscritto di Luca Pacioli sul gioco degli scacchi impreziosito da disegni attribuiti allo stesso Leonardo.

Ancora, nelle dodici location coinvolte, saranno ospiti Chiara Saraceno, Jean des Cars, Nicola Gratteri, Aude Gros de Beler e Amedeo d’Aosta. Quest’ultimo interverrà domenica alle 10, alla Tenda Erodoto, ancora non si sa se in carne ossa o in collegamento diretto, per conversare sui Savoia con Gianni Oliva, Alessandro Barbero e Fabio Torriero. —
 

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