Erbe magiche, insetti e semi: per i piccoli c’è l’Hortus Day
TRIESTE Come ti racconto i segreti dell’Orto Botanico attraverso la scienza e la storia, con il respiro della fantasia. Per chi cerca una tavolozza di colori rivolti al fascino della natura, l’appuntamento si chiama “Hortus Day”, in programma oggi (giovedì) all’Orto Botanico di via Marchesetti, un’intera giornata (con ingresso libero, dalle 9 alle 22) da vivere a contatto con capitoli e animazioni che parlano di fiori, piante, animali, giardinaggio e tradizione agreste. Per bambini, anzi, per famiglie intere.
Il primo blocco di “Hortus Day”, in programma dalle 10 alle 12, ha per titolo “Nutrirsi con i sensi”, a cura della Coop Alleanza: un viaggio attraverso le ricchezze delle erbe aromatiche, il loro impiego culinario e i risvolti leggendari della tradizione.
Nel pomeriggio è tempo di semina, ovvero “Seminando con curiosità”, istruzioni per l’uso e valorizzazione dei semi, un progetto didattico curato dal personale dello stesso Orto Botanico.
Il profumo della fantasia entra in scena dalle 16 alle 18, grazie a “Ravanello cosa fai?”, ovvero le vicende di un personaggio ideato per condurre bimbi e adulti in un parco disegnato dalla cultura del giardinaggio e dal culto della pazienza, appuntamento allestito all’interno di una sinergia tra l’Orto Botanico e l’Editoriale Scienza Trieste.
L’appuntamento di domani è utile anche per conoscere da vicino una sfera di animali non del tutto apprezzati, specie nel periodo estivo, ovvero gli insetti. Qui ci penserà uno specialista come Andrea Colla, del Museo Civico di Storia Naturale, nell’ambito di una vera passeggiata (in programma dalle 17 alle 19) concepita per tentare di (ri)dare senso e verità a farfalle, zanzare e affini, evitando scontri in campo aperto.
«Approfittando della fioritura, cercheremo di conoscere da vicino gli insetti e piccoli animali più caratteristici - ha premesso Andrea Colla - un incontro anche dai risvolti pratici, dove poter apprendere piccole regole del caso, quali sono gli insetti che pungono, quelli che possono nuocere a un albero, oppure - ha aggiunto - come preparare al meglio l’habitat di un giardino, magari dotato di raccolte d’acqua, affinché non sia solo gradito all’occhio dell’uomo ma consono ad alcuni animali».
Il gran finale di “Hortus Day” pesca dalla storia e gioca con l’arte: si tratta di “Erbe e medicamenti al tempo della morte nera attraverso il racconto di una medichessa del XV secolo”. Scene, racconti ed evocazioni (dalle 20.30 alle 23) sono affidate anche all’arpista celtica Luigina Feruglio, alla riproduzione di un banco erboristico del Medio Evo e di alcune formule erboristiche dell’epoca.
«È un’iniziativa ideata per far vivere l’Orto Botanico in maniera ancor più vivace e profonda - ha affermato Nicola Bressi, direttore del Servizio Musei Scientifici del Comune di Trieste - Si può imparare divertendosi, dando modo a bimbi e adulti di scoprire da vicino importanti risorse del nostro patrimonio naturale».
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