Enema Bandits con Frank Zappa è Halloween dal ritmo rock

Oggi il gruppo di artisti triestini fondato da Jacopo Tommasini e Pietro Ieraci in un grande tributo a una leggenda, morta prima che loro nascessero

trieste

Un progetto apparentemente ambizioso: rileggere una parte del repertorio (quello degli anni 1974-79) di uno dei più grandi geni musicali del Novecento, Frank Zappa, oggi alle 20.30 sul palco del teatro San Giovanni di via San Cilino 99/1 (ingresso a offerta libera).

A farlo sono gli Enema Bandits, un gruppo di musicisti triestini tra i 20 e i 28 anni, tutti già conosciuti per altre esperienze. Come Jacopo Tommasini, classe 1994, che fin da giovanissimo partecipa alle jam session in città, milita in band come i Brazos e Ressel Brothers e oggi attivo anche in duo con Giovanni Vianelli e nella blues band Manlio & The Free Kings, nel 2014 vincitore del titolo di miglior chitarrista all’Opening Band, concorso rivolto ai musicisti emergenti, collaborazioni live con Bob Margolin, Eric Guitar Davis, Willie Nile, Jake Clemons, Guy Davis, W.I.N.D., Enrico Crivellaro, Jimi Barbiani, Luca Giordano, Heggy Vezzano, Max Debernardi, Oscar Bauer, Mike Sponza... Un paio di anni fa fonda The Enema Bandits play the music of Frank Zappa (di cui è voce e chitarra) con l’ex compagno di classe Pietro Ieraci alla voce e batteria, la band si allarga e include oggi Mattia Fumolo alla voce e chitarra ritmica, Michele Blasina (Wooden Legs e Figli di Puff) alla voce e basso, Andrea Parlante (Welcome Coffee) alle tastiere, Marko Jugovic (Coloured Sweat, Quartzite 4tet, Popocatepetl Percussion Duo) al vibrafono e percussioni, ai cori Tena Bevčar, un’artista di Albona che frequenta il conservatorio.

«Per la serata di Halloween – spiega Tommasini – riproponiamo la formazione con l’aggiunta dei fiati sperimentata quest’estate in Piazza Verdi per il TriesteLovesJazz. Questa volta però, il tutto sarà molto più rock». Stasera si aggiungono dunque Daniele Raimondi (che di recente ha suonato a New York per gli Italian Jazz Days) alla tromba, Giorgio Giacobbi al sax (laureato al conservatorio, attivo in diverse formazioni) e Matjaz Kafol (Coloured Sweat) al trombone. «Oltre a questa tribute – riprende Tommasini – sia io che gli altri musicisti suoniamo in progetti originali, io scrivo e arrangio musica, quindi in questo caso non si tratta di una copia spudorata, ma di una nostra personale reinterpretazione di un grande artista e riproponendo i pezzi dei maestri, non si smette mai di imparare. Suonare Zappa è una cosa che ti riempie di orgoglio. Il nostro punto di forza sta nel proporre una scaletta “facile” all’ascolto, ovvero: peschiamo anche brani molto difficili ma li suoniamo arrangiati in maniera tale che siano piacevoli, che catturino il pubblico. Paradossalmente siamo piaciuti non solo agli “zappiani” incalliti ma anche a chi non era suo fan e dopo il nostro concerto è venuto a dirci “a questo punto andrò ad ascoltarmi Zappa”».

Ci si può chiedere come sia nato in questi musicisti l’interesse per un artista morto nel 1993, prima che loro nascessero: «Nel mio caso – ricorda Tommasini – il mio “mentore” è stato Franco Stogaus di Trieste is Rock, mi ha portato due volte a vedere dal vivo il figlio di Frank, Dweezil Zappa e ne sono rimasto folgorato. Poi è una passione che mi ha passato anche la cantante Dorina, che infatti ha prestato la voce in alcuni live degli Enema Bandits». —



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