È l’Impatto Visivo dei videomaker

Se l'ultima edizione del Trieste Science+Fiction Festival ha fatto numeri da record e registrato apprezzamenti ben oltre i confini è stato anche per un irresistibile trailer.
La bettola spaziale popolata da esagitati avventori dai più svariati mondi, tra cui un triestino che neanche nel futuro ha perso l'antico vernacolo, ha fatto storia non solo per la vividezza e l'ingegnoso sviluppo dell'idea, con tanto di piano-sequenza a fare da intro, ma per come ha saputo creare, attraverso un tormentone ben assestato, una situazione cameratesca difficile da far decollare in una sala grande come la Tripcovich.
Un video di Ladini per il chitarrista Grafitti
Il video è stato girato a ottobre presso il sentiero Rilke con la produzione della Good Vibrations Ent. È stato scelto quel contesto naturale perché si integra perfettamente con la canzone "In Silence" che vuole trasmettere un senso di pace interiore e tranquillità, si è voluto ricercare quindi qualcosa che possa evocare le stesse sensazioni per integrarle alla musica e la scelta è ricaduta sul mare al tramonto”.
I suoi progetti con Impatto Visivo, una realtà cittadina sempre più forte sul territorio, s'intrecciano con quelli portati avanti singolarmente e con un'altra realtà d'oltreconfine, la Kleva Films di Isola. Impatto Visivo come una factory triestina? «Più un collettivo, direi, un meltin'pot che unisce menti che lavorano in settori differenti tra produzione video, grafica e social – spiega Ladini -. È nato con un occhio giornalistico, una vocazione al reportage verso ciò che di più nascosto accadeva a Trieste. Poi però c'è stato un cambio di visione e si è passati a uno spirito più creativo, che guardi all'arte garantendo anche un servizio da spendere sul mercato».
E a "Impatto" lavorano, non c'è che dire. Che sia un documentario su Emilio Comici, l'atteso «Sulla via della goccia d'acqua» di Marco Calabrese che sarà presentato in anteprima a febbraio, o un progetto in pre-produzione sulla street art, i progetti creativi si affiancano a spot per festival musicali e aziende, come la “Disc'o'Clock” di Muggia che produce orologi dai vinili. «I nostri lavori nascono dalle nostre passioni, come per il festival di fantascienza cui ci siamo rivolti da cinefili e fan di sci-fi: la nostra massima aspirazione era ottenere l'accredito».
Video realizzato per Trieste is Rock
A questa rete creativa, di cui Impatto visivo non è esaustivo, appartengono vari altri filmaker tra cui Andrea Cerovac e Fulvio Bullo, ora in Francia. È all'estero anche l'unica donna di “Impatto”, Giulia Livia, che si occupa di «The Italian Zone», giornale dedicato agli italiani a Londra. I confini sono un concetto superato per questi ragazzi. «Ci siamo resi conto - sottolinea Ladini - che dalla realtà triestina partivano link verso un territorio molto più ampio, dal Veneto alla Croazia al mondo Balcanico. C'è una scena triestina ricca di influenze e collegamenti: all'inizio siamo rimasti stupiti anche noi, ora, grazie ai social, ne stiamo facendo parte».
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