E adesso si ride con “Il Bugiardello” di carta

Da domani “Il Piccolo” pubblicherà una pagina creata in collaborazione con il Pupkin Kabarett, che uscirà ogni domenica
Di Laura Strano

Non è ancora uscito il primo numero ma è già arrivata in redazione la prima lettera di protesta. Insomma pare che "Il Bugiardello", la nuova pagina umoristica a cura di Pupkin Kabarett che esce domani con “Il Piccolo”, faccia discutere ben prima della sua uscita.

«Siamo in una fase ancora sperimentale - afferma Stefano Dongetti - e credo che lo rimarremo per un bel po', probabilmente per sempre».

La squadra della pagina di umorismo non involontario uscita dalla factory del Pupkin e non solo (con Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi c'è infatti anche il valente Guido Pezzolato, in arte Zut, alle matite) commenterà fatti e notizie locali, nazionali e internazionali. «Non ci poniamo limiti. Siamo per un umorismo transfrontaliero e senza confini» chiosa Mizzi. «Trieste in questo primo numero sarà privilegiata - aggiunge Dongetti -. Perché qui viviamo, qui è il nostro lavoro e questa è la città che amiamo. Ma ci siamo posti l'obiettivo concreto di raggiungere anche altre galassie entro la fine dell'anno».

Zut è intento a colorare una sua tavola dedicata allo strano tema “turismo e cinghiali”. «È difficile farli star fermi per bene per ritrarli, ma sono delle bravissime bestie», dice il disegnatore aspirando dal suo cigarillo. Dongetti spiega questa scelta: «Non potevamo non dedicare la nostra prima uscita ai cinghiali, metafora di un territorio aspro, vorace e ispido. E poi sono animali intelligentissimi. Come si è visto recentemente sul giornale si recano spesso in edicola per tenersi informati su ciò che accade intorno a loro».

Ma dobbiamo proprio attendere la prima uscita de "Il Bugiardello" per scoprire tutto? Mizzi concede un'altra anticipazione. «Ci sarà persino il racconto di un sogno in cui sono riuscito a vedere come sarà la Trieste del futuro. E il tutto grazie all'uso di una potente pleskavica allucinogena fornitami da una fonte carsolina che preferirei mantenere anonima».

Chiediamo allora come mai il Pupkin Kabarett, o almeno una sua parte, abbia deciso di spostarsi dal palco alla carta stampata. Ci risponde Dongetti: «Siamo presenti da anni nell'agenda de Il Piccolo che annuncia ogni lunedì i nostri spettacoli. Ma, sempre da anni, chiamiamo quasi quotidianamente in redazione per poter apparire finalmente nelle pagine dedicate agli sport minori. Penso che sia stato per non cedere alla nostra richiesta che ci è stata proposta questa pagina umoristica». «Sì - incalza Mizzi -. Questa è una spiegazione plausibile. Un'altra potrebbe essere che il giornale ha deciso di accedere a dei contributi speciali per l'editoria svantaggiata. Che spero, però, siano cospicui. La direzione ancora non sa tutte le spese di trasferte e le note di rimborsi che saremo costretti a fargli arrivare. La pagina infatti, perché venga bene, deve essere rigorosamente ideata nei privé dei night club di oltreconfine».

Zut, che intanto ha terminato la sua tavola, aggiunge: «Per non dire quanto champagne bevono i cinghiali». Il dado è tratto, quindi. Attendiamo il primo numero.

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