“Duum”, danza acrobatica con i Sonics FOTO E VIDEO

TRIESTE. Debutta venerdì al Teatro Bobbio di Trieste, per il Circuito Danza della Contrada, l’ultimo lavoro dei “Sonics”, compagnia di danza acrobatica che ha partecipato a eventi di notevole rilevanza, come l’inaugurazione dello stadio di Kiev per gli Europei di Calcio 2012. “Duum” è un titolo evocativo, onomatopeico, per uno spettacolo suggestivo che rappresenta un viaggio al centro della terra.
«È uno spettacolo a 360 gradi, fruibile dagli 0 ai 90 anni – racconta con entusiasmo Alessandro Pietrolini, creatore di “Duum” e co-fondatore della compagnia Sonics – con una piccola trama drammaturgica: l’architetto Serafino è stato rinchiuso nel sottosuolo ma che è ancora convinto che il mondo di sopra valga la pena di essere esplorato. Così otto acrobati, nati nel sottosuolo, vivono un viaggio verso l’alto alla ricerca della felicità. Attraverso le formule e i ricordi dell’architetto Serafino riusciranno nell’impresa e questo ci dimostrerà che solo lavorando insieme, con l’energia del gruppo, si raggiungono gli obiettivi».
Una morale che si ritrova curiosamente anche come guida di questa singolare compagnia torinese, composta da acrobati, artisti e performer potentemente eclettici, capaci di trasformare passione e sogni in spettacoli aereo-acrobatici, dimostrando che un solido gioco di squadra, un duro allenamento e una creatività condivisa possono portare a risultati inimmaginabili.
«Ormai è da sei anni che nei nostri spettacoli va in scena una compagnia stabile di otto persone, talvolta con degli innesti, come in questo caso l’amico Antonio Villella che, oltre ad aver curato i testi, fa la parte dell’architetto Serafino. Ma abbiamo capito che per poter dire la nostra dobbiamo “fare tutto in casa”, e così abbiamo imparato a realizzare i costumi, le scenografie, le coreografie e le attrezzature, sperimentando per molti anni e sbagliando molto, alzandoci però ogni volta con un tassello di esperienza in più. Questo ci ha permesso di creare questo compagnia che, per come è strutturata e concepita, è unica nel panorama italiano».
Una “filosofia di lavoro” che si ritrova anche nella disciplina con cui i Sonics affrontano il percorso creativo di uno spettacolo e il confronto col pubblico. «La nostra preparazione – continua Pietrolini – consiste in tre momenti: allenamento, prove e spettacolo. Vorremmo sempre riuscire a portare il pubblico in una dimensione di leggerezza. In “Duum”, a rendere ancora più surreale l’atmosfera è l’utilizzo della tecnica del Matte Painting, ovvero la realizzazione di scenari video proiettati. Inoltre, per questo piacere che abbiamo nello stravolgere le regole, a fine spettacolo ci sediamo sul proscenio e ci godiamo noi lo spettacolo del pubblico che esce dalla sala. Solo per dimostrare che non facciamo niente di eccezionale e che non siamo extraterrestri: condividiamo con gli spettatori qualcosa che per noi è fondamentale, e che per il pubblico può essere semplicemente qualcosa di nuovo».
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