Due giorni di eventi a Trieste per gli auguri a Svevo e al suo museo

In occasione del suo genetliaco il Museo Sveviano propone un ricordo del più importante romanziere triestino, Italo Svevo, nato il 19 dicembre del 1861
Italo Svevo
Italo Svevo

TRIESTE In occasione del suo genetliaco il Museo Sveviano propone un ricordo del più importante romanziere triestino, Italo Svevo, nato il 19 dicembre del 1861. Ma l’edizione 2017 segna anche il 20° anniversario dall’inaugurazione del museo stesso, voluto dalla figlia dello scrittore, Letizia Fonda Savio.

Gli eventi previsti dal programma avranno tutti luogo all’auditorium del Revoltella, mentre il Museo Sveviano di via Madonna del Mare resterà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 per tutti coloro che vorranno visitare il nuovo allestimento. Ecco dunque il programma: il 18 dicembre, alle 11, la conferenza “Vita, opere e omissioni. La storia di Italo Svevo”. Riccardo Cepach, responsabile del museo, racconta Ettore Schmitz e il suo pseudonimo, dalle prime “ultime sigarette” all’amicizia con James Joyce, dal successo della “Coscienza di Zeno” all’incidente automobilistico di Motta di Livenza; alle 15, la proiezione de “La coscienza di Zeno”, lo sceneggiato Rai diretto da Sandro Bolchi, con Johnny Dorelli, Ottavia Piccolo ed Eleonora Brigliadori (prima parte); alle 17.30, la conferenza di Silvia Contarini su “La coscienza prima di Zeno. Ideologie scientifiche e discorso letterario in Svevo” mentre alle 18.30 lo spettacolo “L’aquilon de Svevo. Fulvio, Bruno, Ettore e compagnia”.

Negli anni ’90 l’Armonia mette in scena due commedie – “Colori fra le righe” e “La broca ribaltada” – tratte dai libri di memorie famigliari dei Veneziani scritti da Fulvio Anzellotti, che collabora alla rielaborazione. Dall’unione di quei due testi nasce ora “L’aquilon de Svevo”, che mette insieme tutti gli ambienti – la villa Veneziani, la fabbrica dei colori – e tutti i personaggi – Svevo e sua moglie Livia, gli amici Veruda e Joyce, la suocera Olga, il suocero Gioachino e il cognato Bruno. Con Giuliana Artico, Riccardo Cepach, Renzo S. Crivelli, Sara Dolce, Roberto Eramo, Paola Giraldi, Roberto Tramontini, Chino Turco, Simone Valente, Giuliano Zannier, Ruggero Zannier, Giuliano Zobeni, musiche eseguite al piano da Antonio Kozina. Testi e regia di Giuliano Zannier.

Martedì si apre invece alle 11, con la tavola rotonda “Un museo a suo nome–Il lascito di Letizia e il museo di Ettore”: Silva Bon, Elvio Guagnini e Anna Rosa Rugliano tracciano un ricordo di Letizia Svevo Fonda Savio. Alle 15, la seconda puntata dello sceneggiato Rai “La coscienza di Zeno”, alle 17.30 la conferenza di Giulio Savelli “Il silenzio della legge. Le matrici ebraiche nella poetica del secondo Svevo” e alle 18.30 lo spettacolo “Una vita (da cani) – La filosofia dal basso di Kafka e Svevo” con Luciano Roman e Nino Bernardini; musica dal vivo di Stefano Bembi; drammaturgia di Gioia Battista; da un’idea di Riccardo Cepach.
 

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