Don Vatta banditore d’asta per portare l’acqua in Kenya

L’iniziativa benefica è promossa da Accri e Comune e coinvolgerà 40 artisti. L’asta si terrà giovedì 17 dicembre al Salone degli Incanti L’intero ricavato andrà a favore del progetto “Gocce di vita” di don Piero Primieri
Don Mario Vatta
Don Mario Vatta

TRIESTE Questa volta la solidarietà si “camuffa” da asta, coinvolge il mondo dell’arte cittadina e un testimonial eccellente come don Mario Vatta. L’appuntamento è in programma giovedì 17 dicembre alle 17.30 all’Auditorium del Salone degli Incanti, un evento a cura dell’Accri (Associazione cooperazione cristiana internazionale) in collaborazione con il Comune di Trieste. Si tratta di una formula (quasi) innovativa per la sfera benefica locale: l’idea si traduce in una vera asta di beneficenza basata su una ottantina circa di lotti, leggi opere, per lo più tele e disegni, firmate da una quarantina di autori non solo triestini.

L’intero ricavato verrà devoluto a favore del progetto “Gocce di Vita”, iniziativa targata Accri e Diocesi di Trieste e votata alla sicurezza alimentare di una zona disastrata del Kenya, Iriamurai, teatro di alcuni processi di auto-sviluppo che vedono tra l’altro in prima linea un sacerdote triestino, don Piero Primieri.

L’asta del 17 dicembre si avvale di un banditore d’eccezione, don Mario Vatta, armato per l'’ccasione di martello e pronto a scendere in campo per proferire il classico «Chi offre di più?» a favore della causa africana: «Diciamo che mi sto preparando, nessuno sa bene in effetti come proceda una asta - ha premesso Don Mario Vatta -. Sono cose che si vedono magari al cinema o in televisione e proprio per questo ci permetterà di ridere di eventuali gaffe e di affidarci alla creatività. L’importante - ha aggiunto lo speciale Commissario d’asta - è aiutare concretamente don Piero e la sua fantastica opera in Kenya. Per questo non ho esitato a mettermi in gioco - ha concluso Don Vatta -, sperando che oltre agli artisti anche il pubblico faccia altrettanto».

Nello specifico, il progetto “Gocce di Vita” mira a incrementare i sistemi di approvvigionamento idrico tramite la costruzione di 40 vasche scavate nel terreno per la raccolta dell’acqua piovana, la creazione di 122 cisterne, sempre per l’acqua piovana ma per uso domestico, e 2 “Water Point”, ovvero delle basi di rifornimento comunitario atte a supportare le circa 60mila persone residenti nell’area. Attorno a tali disegni gravita inoltre l’aspetto ancor più importante, quello della formazione delle organizzazioni contadine locali e la trasmissione dei parametri di assistenza tecnica per la gestione delle strutture in campo agricolo.

Tornando all’asta benefica, l’evento ha radunato opere di artisti come Pierri, De Danaro, Celiberti, Di Carlo, Candotti, Hashimoto, Meton, Pecorari, Ramani, Rotida e molti altri. Tutti i lavori saranno esposti al Salone degli Incanti dalle 10 alle 14 del 17 dicembre, catalogo visionabile anche sul sito www.accri.it.

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