Diabolik sbarca oggi a Trieste e spegne gli alberi di Natale
TRIESTE Diabolik è in città: iniziano oggi le riprese triestine del film dei Manetti Bros. dedicato al celebre ladro a fumetti, interpretato da Luca Marinelli. Dopo le prime settimane a Bologna, la troupe si è spostata a Trieste per battere il primo ciak in un doppio set: prima nel caveau della Fondazione CRTrieste, poi in Strada del Cacciatore dove sarà girata una scena di inseguimento in notturna, con chiusura della viabilità tra le 18 e mezzanotte.
Oltre ai registi e a Marinelli, in città sono già arrivati anche Miriam Leone, che interpreta Eva Kant, e Valerio Mastandrea, nel ruolo dell’ispettore Ginko, gli altri due personaggi chiave del mitico fumetto nato dalla creatività delle sorelle Angela e Luciana Giussani nel 1962. Nella finzione Trieste diventerà Ghenf, la cittadina sul mare apparentemente elegante e tranquilla che nasconde invece parecchi traffici e segreti, e dove Diabolik finisce spesso a colpire. Nel film la strada d’ingresso a Ghenf sarà la Napoleonica, mentre la casa di Diabolik verrà ambientata in una villa in Costiera, con un tunnel sotterraneo di accesso per il quale sarà invece utilizzato Portopiccolo. Tutti gli spostamenti di Diabolik saranno ovviamente a bordo della sua mitica Jaguar E Type: il prototipo è già in un garage di Trieste insieme a diverse macchine della polizia in stile anni ’60.
La sequenza clou però, che occuperà per le riprese tutta la settimana dal 25 al 30 novembre, sarà quella della spettacolare rapina nella banca ambientata alla Stazione Marittima, con l’esterno del Molo Bersaglieri, che vedrà l’arrivo e la fuga di Diabolik in gommone, mentre l’interno sarà appunto il caveau della fondazione CRTrieste.
Giovedì 5 dicembre sarà girata anche un’ultima scena all’Harry’s Bar dell’Hotel Duchi d’Aosta per la quale, dalle 14 alle 20, verranno spente le luci degli alberi di Natale di Piazza Unità perché l’atmosfera festiva non rischi di entrare nell’inquadratura.
Per i fratelli Manetti, Trieste è una Ghenf ideale: «I registi cercavano una location che potesse sembrare una banca, ma desse le spalle al mare», racconta il presidente della Fvg Film Commission Federico Poillucci. «Hanno fatto diversi sopralluoghi a Genova, Marsiglia, Napoli. È stato Maurizio Tini, produttore di Garbo Produzioni che a Bologna produce la serie dei Manetti “L’ispettore Coliandro” e a Trieste “Il silenzio dell’acqua” e “La porta rossa”, a segnalare loro la città. La Fvg Film Commission ha raggiunto i registi a Roma per mostrare delle foto della Stazione Marittima, e dopo due settimane erano già qui a fare i sopralluoghi».
Nella troupe del film lavorano anche una quindicina di maestranze locali nei reparti di scenografie e produzione, impegnate anche a realizzare l’ambientazione anni ’60 del film e a eliminare dalla scena tutti gli elementi di modernità, come le righe blu dei parcheggi, che verranno coperte di nero e poi ripristinate. Una logistica complessa, in un periodo delicato: «Ringrazio la Trieste Terminal Passeggeri per la disponibilità della Stazione Marittima», tiene a precisare Poillucci. «Il presidente Zeno D’Agostino si è speso personalmente per trovare una settimana libera da dedicare alle riprese in un periodo nel quale il traffico di navi da crociera, anche per le note vicende veneziane, è molto sostenuto». —
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