Dalla Regione 7,3 milioni in 13 anni per l’audiovisivo made in Fvg
TRIESTE Un sostegno da 7,3 milioni in 13 anni di attività e oltre 500 domande di contributo accolte, di cui hanno beneficiato più di una cinquantina di imprese del territorio. Sono i numeri del Fondo Audiovisivo Fvg – associazione finanziata dall’assessorato regionale alle Attività produttive – presentati al Teatro Nuovo Giovanni da Udine nel corso dell’evento “Dietro lo schermo. Storie, protagonisti e successi del cinema Fvg”, occasione anche per la consegna di tre premi a Matteo Oleotto, miglior regista di fiction, Erika Rossi, miglior regista di documentari, e Nefertiti Film, per aver conseguito negli anni risultati di rilievo in termini di mercati raggiunti e partecipazione a festival. Una serata di bilanci e celebrazioni, presente l’assessore regionale Sergio Bini.
«Il Fondo si è rivelato il principale motore della produzione cinematografica regionale – le sue parole –, un incubatore d’impresa che dimostra anche quanto il Fvg possa esprimere in creatività. Non sfugge poi il risvolto di promozione turistica che la produzione cinematografica imprime al territorio». Attivo dal 2007, il Fondo ha l’obiettivo di contribuire alla qualificazione delle risorse professionali e di favorire lo sviluppo delle imprese locali di produzione audiovisiva, ed è anche grazie al suo intervento che il Fvg è al quarto posto in Italia per valore di crescita del settore.
Tra gli altri il sostegno alla Rosamont di Giuseppe Battiston e Marica Stocchi, che ha prodotto il film Le sorelle Macaluso di Emma Dante, recentemente presentato a Venezia e ora in circuito nelle sale italiane, nonché tante altre opere pluripremiate come Tir, Zoran il mio nipote scemo, Dancing with Maria, Easy, L’ultima spiaggia. Fra i registi, i nomi di Alberto Fasulo, Matteo Oleotto, Davide Del Degan, Andrea Magnani, Ivan Gergolet. Il Fvg, che conta pure sulla Film Commission, che persegue gli obiettivi di valorizzazione del territorio gestendo anche il Film Fund, è stato tra i primi a creare una struttura di supporto alla produzione audiovisiva.
Nello specifico, il Fondo continua a muoversi secondo una strategia basata su azioni con una ricaduta diretta, che si concretizza nei contributi per formazione, sviluppo e distribuzione, ma anche con iniziative a medio-lungo termine con una ricaduta indiretta, ossia una serie di attività di crescita del know-how, networking e accesso al mercato internazionale. L’appuntamento di Udine è servito anche a presentare un focus realizzato dalla società di consulenza Bam!, che ha visto intervenire 43 imprese del settore, da cui è emerso tra l’altro come il Fondo abbia favorito le partnership con soggetti stranieri. «La combinazione delle nostre attività – sottolinea il direttore del Fondo Paolo Vidali – permette di produrre cultura di alta qualità, grazie all’ispirazione offerta da approcci internazionali e visioni innovative, e allo stesso tempo di fare impresa, creando le condizioni ottimali per far crescere le aziende dal punto di vista economico». —
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