Dal Film Fund Fvg duecentomila euro per un set in regione
VENEZIA. Un finanziamento regionale più efficace, che attiri le grandi produzioni internazionali e sostenga meglio quelle locali, per implementare il sistema-cinema del Friuli Venezia Giulia: il nuovo regolamento del Film Fund regionale è stato presentato ieri al Lido dalla Fvg Film Commission, in un momento in cui il cinema del nostro territorio vive la Mostra dal protagonista. All'incontro, oltre al presidente della Film Commission Federico Poillucci, hanno partecipato anche la produttrice Francesca Cima e Giulio Lauri, Presidente del Gruppo consilare regionale di Sinistra ecologia libertà. Il nuovo regolamento andrà in vigore dal 1° gennaio 2015. In pratica, cosa cambia? «Finalmente verranno separati alla radice i finanziamenti a cinema e fiction da una parte, documentari cortometraggi e videoclip dall'altra», dice il presidente di Fvg Film Commission Federico Poillucci. «Fino ad ora finivano nella stessa graduatoria, per esempio, il film di Gabriele Salvatores e il piccolo documentario, con evidenti minori possibilità per quest'ultimo. Ora invece ci saranno due graduatorie con budget e criteri di selezione differenti: a carattere più economico-territoriale per cinema e fiction ma più culturali per le piccole produzioni».
C'è un'altra grande novità: la tranche massima di finanziamento di 150mila euro per singolo film verrà alzata a 200mila euro, e saranno richiesti meno giorni totali di riprese sul territorio: da 35 a 24. Questa modifica aumenterà l'attrattività del Friuli Venezia Giulia verso le grandi produzioni che spesso, in precedenza, erano bloccate dall'alta richiesta di giornate di ripresa. «Adesso, fermo restando che la spesa sul territorio dovrà comunque corrispondere al 150% del finanziamento ricevuto, le produzioni potranno ambire al finanziamento più alto già con quattro settimane di riprese», afferma Poillucci. I documentari potranno invece ambire alla tranche massima di 30mila euro con un minimo di 10 giorni di riprese.
«Considerato il fatto che le tranche sono più alte - dice però Poillucci - confidiamo che la dotazione totale del fondo sia superiore agli anni precedenti e si aggiri almeno sul milione e mezzo di euro, cifra peraltro ormai normale per tutte le regioni competitor che dopo di noi hanno istituito un Film Fund, come Puglia, Trentino, Alto Adige, Piemonte». Una terza novità rilevante riguarda l'impatto sul lavoro della regione: la percentuale di maestranze locali obbligatorie passa dal 20 al 30% della troupe totale: «Dopo tanti anni di presenza assidua nelle produzioni internazionali in regione si sono formate maestranze esperte in ogni reparto». E poi, la Film Commission guarda oltre confine: «Abbiamo chiuso un accordo con il direttore dei Viba Film di Lubiana, gli studi cinematografici di 900 metri quadri della capitale slovena, secondo cui noi promuoveremo gli Studios come i "nostri" teatri di posa e loro daranno alle produzioni targate Fvg Film Commission delle tariffe di favore. Del resto, si impiega meno tempo a raggiungere Lubiana da Trieste che Cinecittà dal centro di Roma». Oggi alle 12.30 sbarcherà a Venezia anche il triestino Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador (per presentare il suo ultimo cortometraggio "e tu?" di Giorgio Salomone) e subito dopo sarà lanciato il nuovo Master Interateneo in "Film production & location management" fra le università di Trieste, Udine e Venezia e promosso dalla Film Commission.
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