Da giovedì un “Caffè” che sa di giustizia tra storia e attualità
TRIESTE Il modo forse più semplice per cercare di interpretare il concetto di giustizia è contrapporlo al suo contrario, cioè all’ingiustizia, definizione in grado di suscitare nelle persone forti reazioni di sdegno. Giustizia si presenta infatti di per sé così multiforme che è pressoché impossibile da incasellare: è un valore etico, un concetto squisitamente filosofico, prettamente giuridico o di equità sociale? La stagione 2018 de “Il Caffè delle lettere”, gli incontri a tu per tu con ricercatori e docenti universitari al San Marco, apre gli appuntamenti mensili con questo affascinante tema.
Il progetto promosso dall’Università di Trieste in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici ripropone dunque il canovaccio di due argomenti a “puntata”, per una chiacchierata informale tra pubblico e corpo docente. Tema delle conversazioni (sempre alle 17.30, al San Marco) che si snoderanno fino al 1 giugno, “Il concetto di giustizia tra letteratura, storia e attualità”. Storia antica e scottante attualità si interfacceranno, oggi: relatori il docente di Diritto romano Mario Fiorentini con “Il giusto e l’equo nel ragionamento dei giuristi romani”, e il professore di Diritto dell’Unione europea Fabio Spitaleri nella conversazione “Il giusto trattamento del migrante in condizioni di soggiorno irregolare”.
Focus del secondo intervento sempre “iustitia”, ma questa volta dibattuta sul piano processuale e su quello pensionistico. L’8 marzo ne dibatteranno il docente di Diritto processuale penale Mitja Gialuz in “La giustizia penale nella società contemporanea”, seguito dall’intervento di Alberto Dreassi, docente di Economia degli intermediatori finanziari, “C’è giustizia nelle pensioni?”. Sarà invece dedicato alla letteratura l’appuntamento di giovedì 19 aprile: le docenti di Letteratura francese Anna Zoppellari e di Lingua e letteratura araba Cristiana Baldazzi, proporranno la conversazione a due voci “La letteratura carceraria: il poeta marocchino Abdellatif Laâbi e lo scrittore palestinese Mu’in Bsisu”.
Sotto i riflettori il 17 maggio, la storia delle istituzioni giuridiche della Serenissima raccontata dal docente di Storia moderna Giuseppe Trebbi con “La giustizia di Venezia”, seguita da “Il diritto di accesso ai dati, atti, documenti e provvedimenti della pubblica amministrazione” della docente di Diritto amministrativo Giulia Milo. È in calendario alle 18 invece l’ultimo appuntamento, giovedì 1 giugno, con Daniele Andreozzi, docente di Storia economica, e con la docente di Urbanistica Alessandra Marin, dal titolo “Globalizzazione, bene comune e sfida urbana”.
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