Da Antigone a Springsteen: la “Forza delle idee” alle Lezioni di Storia a Trieste

Dall’11 dicembre ritornano al Teatro Verdi gli appuntamenti con la Storia promossi dagli Editori Laterza
Federica Gregori
Una passata edizione delle Lezioni di Storia
Una passata edizione delle Lezioni di Storia

TRIESTE Dalla figura rivoluzionaria di Antigone nella tragedia di Sofocle del 442 a.C. fino al fallimento dell'american dream cantato da una leggenda contemporanea del rock come Bruce Springsteen. Estensioni temporali e tematiche così ampie e variegate che neanche il lisergico film Premio Oscar "Everything Everywhere All At Once" riuscirebbe a concepire. Forti dei suoi dieci anni e di nove edizioni di gran successo ritornano le Lezioni di Storia ideate dagli Editori Laterza: dal 10 dicembre al 25 febbraio 2024 ci accompagneranno per buona parte dell'inverno, sempre di domenica, sempre alle 11, ancora una volta al Teatro Verdi.

Caratteristiche importanti del ciclo di quest'anno sono la gratuità, confermata per Trieste diversamente da molte altre città, e il tema: la Forza delle Idee. Idee nate soprattutto da uomini e donne che non hanno comandato eserciti, emanato leggi e governato imperi ma che, avendo saputo interpretare la realtà in modo nuovo, sono riusciti a imporre una nuova visione della società, spesso pagando con il proprio sacrificio.

«Sono ormai 18 anni che le realizziamo, dieci in questa città: perciò si tratta sicuramente di un anniversario importante - ha esordito Lodovico Steidl di Laterza alla presentazione alla stampa -. All'inizio tutte le location in cui abbiamo portato le Lezioni prevedevano la gratuità. Tra Udine, Brescia, Piacenza, Bergamo, Bari, Roma sono rimaste gratuite solo Trieste e Padova. Mi sento di attribuire una medaglia alle istituzioni cittadine, Comune di Trieste, Fondazione CRTrieste e Trieste Trasporti». Il Piccolo è media partner: le Lezioni saranno introdotte da alcuni suoi giornalisti, ci saranno interviste d'anticipo ai relatori ma anche i commenti del giorno dopo.

La forza delle Lezioni

«Come in passato, si affronteranno temi di alto livello, accattivanti, trattati da personaggi che in genere vediamo in tv. In questi tempi complicati come può avvenire un cambiamento? Forzando la mano per iniziative come questa, per coinvolgere anche le generazioni più nuove e sfiduciate»: è il pensiero dell'assessore Giorgio Rossi, che ha approfittato dell'occasione per annunciare un bis. «Nuove Lezioni - ha detto - potrebbero inserirsi nel calendario preesistente: si tratta di Lezioni di Scienze che stiamo già preparando con Laterza. Farne in tutto una quindicina, così variegate, non rappresenta solo una bella iniziativa ma un doveroso atto per chi crede nel cambiamento».

«Una partecipazione convinta, quella di Fondazione CRTrieste, che tradotta in cifre fa più di 300.000 euro di finanziamenti profusi nelle nove edizioni sui 10 anni - ha sottolineato Francesco Peroni -. Perché lo ha fatto? Si tratta di un'iniziativa mirabile: coniuga un profilo di alta cultura in temi e intervenuti ma non in termini di nicchia accademica, bensì di divulgazione scientifica nel senso più alto, chiamando gli interessati non specialisti a condividere quest'offerta culturale. Che ha ottenuto un successo crescente, con la cittadinanza che ha risposto sempre più convinta».

Un onore, per Trieste Trasporti, coinvolta con «grande orgoglio - a detta del presidente Maurizio Marzi - in questo enorme successo popolare che colpisce, vedendo un teatro sempre stracolmo». Proprio considerando l'estrema difficoltà di conquistare un posto a sedere, l'azienda riserverà delle poltrone per i suoi abbonati che, attraverso il programma fedeltà MyTT, verranno sorteggiati di volta in volta.

A dicembre

Il via quindi domenica 10 dicembre con la rappresentazione di Antigone che «viene fatta coincidere con la nascita della giustizia moderna: è questa l'idea - spiega Steidl -. Antigone che si oppone alle leggi arcaiche della città di Tebe pretendendo di seppellire il fratello Polinice in opposizione al rappresentante del potere, Creonte. È un nuovo concetto di giustizia, assolutamente moderno, che è quello nostro, e che per certi versi verrà anche criticato da Laura Pepe, in forza di una visione meno semplice di ciò che possiamo trovare in Wikipedia». Più ostico il tema di domenica 17 dicembre: Amedeo Feniello tratterà "Gioacchino da fiore e il millenarismo". «Un tema meno facile, con un monaco che disperatamente cerca un rapporto diretto con Dio che superi gerarchie ecclesiastiche e condizionamenti temporali della Chiesa: un'idea quasi di "proto-protestantesimo"».

Il nuovo anno

Se n'è trattato molto negli ultimi anni: cancel culture, revisionismo e relativo abbattimento di statue. Ecco perché il nuovo anno si aprirà offrendo l'occasione di tornare su un tema assai controverso. Alessandro Vanoli, storico esperto di storia mediterranea, affronterà la questione "Cristoforo Colombo e l'Occidente" domenica 21 gennaio 2024.

Seguirà un altro tema delicato, «perché sulle sue teorie - riflette Steidl - si basa di fatto la giustificazione scientifica dello schiavismo, problema che si pone nel mondo moderno dopo la Rivoluzione Francese. Con la sua definizione del concetto di razza e con la differenziazione delle tipologie umane spinge il mondo verso teorie pericolose che avranno esiti drammatici nel corso del Novecento». Domenica 28 gennaio spazio a Guido Barbujani, docente di genetica all'Università di Ferrara, che tratterà di "Cesare Lombroso e le razze umane".

Donne e sogni

Bisognerà aspettare domenica 18 febbraio per vedere i riflettori finalmente puntati su una figura femminile. Personaggio «meno noto - secondo Steidl - ma che ha avuto un'influenza incredibile. Valerio Palumbo parlerà di questa filosofa russa naturalizzata americana, prima donna a parlare del controllo delle nascite in anni in cui era molto complicato farlo». Mise in discussione il modello di donna come macchina da riproduzione, tanto da finire in carcere ed esser definita "la donna più pericolosa d'America".

Un'icona del rock e l'idea tradita del sogno americano saranno al centro del gran finale di domenica 25 febbraio. Alessandro Portelli, storico ma soprattutto critico musicale e anglista, parlerà delle liriche del grande Bruce Springsteen, in particolare quelle in cui sconfessa significato e valore dell'american dream, riflettendo non solo «del sogno ma soprattutto della fine del sogno americano». Anche se la speranza, in lui, non è mai sopita: al fallimento del sogno prevale la visione del sognatore.

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