Così siamo tutti dei Latin Lover

Carpe diem, cogliete l’attimo. Perché tempus fugit, il tempo scorre. Mica vorrete finire ad kalendas graecas, alle calende greche? E non vorrete poi perdervi il dulcis che, si sa, sta sempre in fundo. E magari è gratis. Coraggio, alea iacta est, il dato è tratto. E poi, audaces fortuna iuvat. Et cetera, et cetera, et cetera. Il latino no, non è affatto una lingua morta, e non è nemmeno una lingua lontana e per pochi: il latino siamo noi, italiani, certo, ma anche una buona fetta di quei 7 miliardi e mezzo di persone che popolano questo pianeta e che citano, a volte pure senza saperlo, gli antichi romani.
Insomma, in fondo siamo tutti dei veri “Latin lover”, titolo geniale di questa divertente nonché colorata passeggiata su carta di detti e motti latini in uso nella nostra lingua edita da Einaudi Ragazzi (pagg, 96, euro 15,00). A giocare con la lingua della nostra infanzia culturale ci pensano - con un tocco di leggerezza e un pizzico di ironia - due Ciceroni (già, altro riferimento agli antichi tempi...) degli anni Duemila: Mino Milani, scrittore per ragazzi dal 1953 (ha pubblicato diverse centinaia di racconti e storie a fumetti e una trentina di libri), che ha curato i testi; e Sara Not, illustratrice per ragazzi, collaboratrice di diversi magazine (Gioia, Vanity Fair), triestina doc con un passato tra Milano e Parigi e un diploma d’arte alla Nuova Accademia di Belle arti di Milano.
«Al liceo Petrarca, la mia scuola, lo ammetto: mi piaceva il latino» ricorda Sara Not. «All’Università avrei voluto studiare lettere antiche, ma poi mi veniva sempre in mente la mia “prof”, e allora ho preferito optare per qualcosa di artistico». Fino a dover frequentare, stavolta per lavoro, di nuovo il latino... «Già. E la prima tavola che ho disegnato sono stati i tre lupi di “Homo homini lupus”, la celebre frase di Hobbes. Me la ripeteva sempre il mio insegnante di filosofia, mi è rimasta attaccata tutta la vita. Difatti il disegno è venuto così, di getto. La sfida? Le calende greche. Cosa disegni? Non è un concetto immediato. Allora, per parlare di qualcosa di impossibile, che non si verificherà mai, ho pensato agli asini che volano. È un’espressione attuale, che i ragazzi possono comprendere. Anche conditio sine qua non non è facile. Come illustrare il tutto o niente, prendere o lasciare? Con un bimbo, in costume e braccioli, che osserva dal bordo del piatto la minestra. Dopotutto, è come dire mangia ’sta minestra o salta dalla finestra. Il detto che preferisco? Melius abundare quam deficere: ho disegnato un enorme cuore. E tempus fugit, lo sento molto in questo momento della mia vita».
Il libro è la dimostrazione che il latino non è noia e polvere, anzi, ha un valore e può essere anche uno spasso. «Infatti non è “solo” destinato ai ragazzi, piuttosto è un libro da leggere con i giovani, ma è anche per adulti, specie per chi proviene dal classico». Uno dei due figli di Sara ha 12 anni, l’età giusta per il libro e per pensare - magari - a una futura iscrizione al liceo classico... «Guardi, non c’è proprio speranza. Però mi aiutano, tutti e due. Lavoro in casa, loro sono il mio “test”».
Ora “Latin lover” verrà presentato alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, in programma da oggi a giovedì (1.390 espositori provenienti da 77 Paesi e 26 mila professionisti attesi per fare il punto sulle ultime tendenze editoriali). Ma “Latin lover” non sarà solo: tra i “prodotti” delle Edizioni EL (che comprende anche, appunto, Einaudi Ragazzi ed Emme Edizioni) ci sono pure “I bombi”, la nuova collana nata dalla fantasia di Nicoletta Costa, la disegnatrice triestina della Nuvola Olga, di Giulio Coniglio e di molti altri personaggi. I Bombi sono una famiglia di grilli verdi come piselli che vivono in un prato di erba freschissima. C’è papà Fred, c’è mamma Cristina, e i tre piccoli grilli. Non è facile parlare ai piccolissimi di solidarietà, accoglienza e condivisione, ma i tempi ci dicono che si tratta di temi più che mai urgenti e necessari. Nicoletta Costa si rivela come sempre all’altezza del delicato compito in questo progetto dalla lunga gestazione di cui ora escono i primi titoli, “La famiglia Bombi” e “La famiglia Bombi in viaggio”.
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