Cornamuse e antichi rituali: torna la magia di Triskell
TRIESTE Un preludio nel Solstizio d’estate e poi i riti, la musica, i laboratori e il mercato. Edizione numero 16 per il Triskell, il festival internazionale della cultura celtica, atteso quest’anno nella sede ormai canonica del Boschetto del Ferdinandeo, nell’ambito di un percorso che apre i giochi con il preambolo del 21 giugno per poi snodarsi ufficialmente dal 24 dello stesso mese sino al 3 luglio. Pochi fondi, molte iniziative. È su questa traccia che gioca la classica di inizio estate a cura dell’associazione culturale “Uther Pendragon”, organizzata in collaborazione con il Comune di Trieste, un evento che raduna cultori e proseliti delle varie forme che albergano nella saga celtica e nella spiritualità alternativa, quella che spazia tra il versante new age e le tradizioni arcane.
A proposito. L’edizione di quest’anno riprende il “Preludio” e sfrutta la celebrazione del Solstizio d’estate con una “puntata” speciale allestita il 21 giugno dalle 20.30, abitata per l’occasione da un mercatino ridotto, ma arricchita sul piano delle proposte che condurranno alla celebrazione della mezzanotte grazie al concerto di Frina, per voce e arpa, alle musiche dei Second Moon Project e allo spettacolo di rievocazione storica “Le lame degli Dei”, a cura di Aes Torkoi.
Questo l’antipasto. Il festival entra in scena ufficialmente dalla giornata di venerdì 24 giugno con un copione che mantiene trame e stilemi abituali del fermento popolare che colora la rassegna, come mercato, danza, musica, conferenze, laboratori per piccoli e adulti che vanno dalla manualità artigianale a quella artistica e marziale (scherma antica, lancio del giavellotto) ai giochi della tradizione sino alle “celebrazioni” del matrimonio celtico, quest’anno fruibili anche in friulano.
Le novità? Ci sono e avvolgono il piano musicale, con l’arrivo di due gruppi debuttanti al Triskell. Il primo è la band tedesca Fairytale, attesa il 24 giugno in seconda serata, gruppo femminile che ama dipingere il palco con tinte fantasy/folk tradotte da intensa vocalità, violino, chitarra acustica e cello. L’altra primizia si chiama Auli Band, proveniente dalla Lettonia e dedita alla tavolozza sonora targata Mediecal Celtic Folk Tribe, dove abbondano tamburi e cornamuse (sabato 25 giugno). Tra i molti gruppi attesi, uno assume caratteristiche uniche e intense: si tratta dei Docs Off, (29 giugno, alle 20.30) complesso formato da medici e paramedici, alle prese con brani tipici della tradizione irlandese e scozzese ma soprattutto artefici di un percorso artistico votato alla beneficenza (non chiedono compenso) insomma, quasi una sorta di emuli di Patch Adams ma in formato Irish.
Anche quest’anno il festival punta sulla Lotteria Celtica, con 15 premi in lizza, tra cui un soggiorno di una settimana a Dublino, ma cerca anche di intensificare il respiro sociale dando vita a una raccolta a favore di bimbi del Tibet. L’obiettivo è l’acquisto di almeno due mucche (da battezzare Triskell e Trieste) con cui agevolare il sostentamento in alcuni villaggi tibetani. I concerti si potranno seguire in diretta streaming su www.radiopuntozero.it, mentre l’intero cartellone si trova su www.utherpendragon.it e www.celticevents.org.
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