Con il rock degli “Aqvileia” l’antica Roma diventa metal tra battaglie e sinfonie

aquileia
Sono davvero sorprendenti gli “Aqvilea”. È uscito da pochissimi giorni il loro primo album, “Beyond the elisian fields”, disseminato di riferimenti al mondo dell’antica Roma. Le tracce che lo compongono seguono infatti alcune pagine della sua storia: dalla navigazione verso il porto di Alessandria d’Egitto alla marcia tra le paludi di Mediolanum, dall’attraversamento di impervi valichi alpini alla sanguinosa battaglia di Aquae Sextiae (l’odierna Aix-en-Provence). Tre singoli hanno preceduto l’uscita dell’album: due del 2019 e l’ultimo dello scorso marzo. In tutto, le tracce sono quattordici, per circa 45 minuti di musica: il sound vuole ispirarsi ai classici del “symphonic metal” (specie a quello dei pionieri “Nightwish”, ma anche dei corregionali “Rhapsody”), strizzando l’occhio al mondo dell’opera lirica, in primis a Giuseppe Verdi, e senza trascurare tributi a celebri colonne sonore di Ennio Morricone, Hans Zimmer e James Horner. Ma l’intento è ambizioso non solo nelle musiche faraoniche, solenni: il desiderio, nemmeno tanto celato, risiede infatti nell’esportare l’atmosfera della città romana, quando era un punto riferimento per l’Impero anche a livello culturale. «Molti gruppi metal si ispirano alla mitologia nordica, alle sue divinità, mentre la storia dell’antica Roma è stata nell’immaginario musicale spesso snobbata - afferma, sul punto, il monfalconese Pier Lando Baldinelli, anima e mente della band -. Teniamo in qualche modo a colmare questa lacuna facendo riferimento a Marte e a Giove anziché a Thor e a Odino. Inoltre, tutta la nostra iconografia (video, costumi, scenografie) è particolarmente curata e rimanda a quello specifico momento storico. Del resto, già il primo singolo, “Aquae Sextiae” fa un largo uso di rievocatori con il protagonista del brano che si trova davanti alla battaglia tra le legioni di Gaio Mario e migliaia di teutoni pronti a valicare le Alpi». In “Beyond the elisian fields”, la formazione è composta oltre che da Baldinelli, impegnato nelle orchestrazioni, al basso elettrico e anche quale seconda voce, da Alessio Tolloi, chitarrista di Villesse da tempo attivo nella scena musicale locale, e dal soprano Cae Lys, nata in Svizzera, ma da tempo residente in Slovenia, già sul palco in tournée internazionali. Al trio, inoltre, si è di recente aggiunto il batterista ronchese Mauro Ciacchi, pronto a unirsi alla line-up nei concerti per promuovere l’album. “Beyond the elisian fields” è disponibile in streaming e download sulle maggiori piattaforme digitali. Inoltre, il Cd può essere acquistato sul sito della band (www.aqvilea.com) e verrà a breve distribuito nei negozi del territorio. È stato registrato tra Monfalcone, Udine e Göteborg. “Abbiamo voluto che questo nostro primo album vedesse il coinvolgimento dello svedese Fredrik Nordström - aggiunge Baldinelli -, uno dei maggiori produttori di metal europeo e fondatore del “Gothenburg Style”. Del resto, nulla nel nostro primo album è stato lasciato al caso. Ogni suo aspetto è curato nei minimi particolari. Si tratta di un lavoro che ci ha quindi occupati per anni, destinato com’è a un pubblico internazionale”. —
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