Con bieta e coste in piatto le vitamine sono croccanti

La verdura fa parte di quei cibi il cui consumo viene incoraggiato in tutte le linee guida dietetiche dei Paesi occidentali, in quanto si tratta di un cibo ricco di proprietà nutrizionali favorevoli alla salute. Esistono diversi tipi di verdure, di differenti colori, forme e sapori. Fondamentale è seguirne la stagionalità in quanto con la coltivazione in serra si riduce notevolmente la quantità di fitocomposti, importanti alleati della salute, che le piante sviluppano in quantità maggiore quanto meno vengono “protette”.
Tra le verdure che troviamo da primavera inoltrata ad autunno ci sono quelle a foglia aperta verde scuro (bietola, cicoria, spinaci) che vanno consumate cotte in quanto molto fibrose. Oltre alla ricchezza in fibre insolubili (dall’effetto lassativo pertanto molto utili per problemi di stipsi), sono ricche di minerali tra cui calcio e ferro, vitamine dall’effetto antiossidante (come la C e la E) vitamina K e fitocomposti. Il contenuto calorico e lipidico è ridotto, mentre la densità proteica (cioè le calorie da proteine rispetto alle calorie totali) è elevata. La bietola da foglia (detta anche “bieta") e la bietola da coste (chiamata anche “coste”) appartengono alla famiglia degli spinaci e della barbabietola.
Le coste hanno un gambo spesso e croccante, foglie larghe e a forma di ventaglio, lisce o arricciate a seconda della varietà. Il loro gusto ricorda il sapore amaro delle foglie delle bietole e quello leggermente dolce degli spinaci. La bietola è originaria della regione mediterranea. Gli antichi greci e romani la tenevano in gran considerazione per le sue proprietà medicinali: si riteneva che le foglie neutralizzassero l’acido e avessero effetto lassativo mentre se ne usava il succo come decongestionante. La bietola da coste, grazie alla sua ricchezza di sostanze nutritive, è uno degli alimenti ricchi di proprietà anticancro, particolarmente efficace contro i tumori dell’apparato digestivo, in particolare verso il cancro del colon. Inoltre è ricca di vitamina K (100 g contengono il 388,9 per cento del fabbisogno giornaliero) importante per la salute delle ossa. La vitamina K attiva l’osteocalcina, la principale proteina non collagena della matrice ossea, che àncora le molecole di calcio all’interno dell’osso.
Le bietole si conservano in frigorifero per diversi giorni, non lavate. Una volta cotte, invece, si mantengono in frigorifero per 1-2 giorni. Prima della cottura la bietola va lavata con cura perché foglie e steli tendono ad accumulare sabbia e terra. A questo punto si può tagliarla e farla stufare in una padella (meglio evitare quelle di alluminio), coperta, con un filo di olio e un aglio schiacciato o tritato, per poi mescolarla con delle patate bollite e spezzettate; oppure saltarla velocemente insieme ad altre verdure. Si può utilizzare per condire una pasta, per insaporire una frittata o una minestra come la famosa ribollita. È bene aggiungere sempre qualche goccia di limone a fine cottura.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo