Cognomi di Trieste, Istria e Dalmazia: il dizionario dell'Irci li raccoglie tutti

Oggi al museo di via Torino la presentazione dell’opera di 500 pagine di Marino Bonifacio
Lasorte Trieste 19/06/13 - Via Torino, Museo della Civiltà Istriana
Lasorte Trieste 19/06/13 - Via Torino, Museo della Civiltà Istriana

I cognomi, insieme ai dialetti, sono la carta d’identità del nostro passato. Nati dall’esigenza delle società di identificare le persone, al loro interno c’è di tutto: dal patronimico modificato al cognome nato da una caratteristica fisica o da una professione, o dalla collocazione geografica. Uno dei massimi esperti di onomastica cognominale nonché di dialettologia dell’area giuliano-istriano-dalmata è Marino Bonifacio, che ne studia le origini da oltre quarant’anni. Oggi alle 17, al Museo Istriano di via Torino 8, l’autore presenterà il suo “Dizionario dei cognomi di Trieste, dell’Istria, del Quarnero e della Dalmazia”, volume promosso e realizzato dall’Irci per i tipi di Luglio Editore. Si tratta di un saggio di oltre 500 pagine, cui seguirà a breve un ulteriore volume d’appendice, allargamento e approfondimento.

È un’opera che sintetizza l’immensa mole di conoscenze raccolte da Bonifacio in decadi di studio: «Il suo è un lavoro da linguista: è andato a mappare tutti i documenti esistenti nei diversi archivi storici per ricostruire le origini e gli spostamenti delle famiglie che hanno popolato per secoli queste terre - spiega il direttore dell’Irci Piero Delbello -, raccontandone gli sviluppi fino ai giorni nostri. Si tratta di un’opera preziosa per recuperare e conservare le radici di un popolo che con l’esodo è rimasto senza terra e si è disperso in tutto il mondo. Questo volume è uno dei progetti realizzati grazie al finanziamento della legge di stato 72/2001». Nato a Pirano nel 1941, Marino Bonifacio vive a Trieste dal 1953, costretto all’esodo con la sua famiglia.

La sua passione da autodidatta per i cognomi e i dialetti dell’area giuliano-istriano-dalmata nasce nel corso dei 21 anni di lavoro a bordo delle navi passeggeri della Società di Navigazione Adriatica di Venezia. Nel 1981 sbarca definitivamente e trova un’occupazione a terra per proseguire i suoi studi con maggiore facilità: iniziano le sue collaborazioni con diversi giornali degli esuli e proseguono le sue ricerche, che lo porteranno alla pubblicazione di un gran numero di saggi dedicati ai dialetti e ai cognomi delle terre giuliano-dalmate. Il volume che sarà presentato al Museo Istriano, con l’introduzione del presidente dell’Irci Franco Degrassi, è la summa delle sue ricerche: l’appuntamento è a ingresso libero fino a esaurimento posti. —

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