Claudio Magris tra gli studenti, anche in diretta Skype

Un incontro con lo scrittore e germanista Claudio Magris vale la pena di essere raccontato. Lo fa lo studente Francesco Stradella del Liceo Dante di Trieste in questo articolo che volentieri pubblichiamo.
Cent'anni dopo i ragazzi italiani si sono ritrovati nuovamente di fronte ai loro coetanei austriaci, come pure i loro antenati fecero quando, in quell'ormai lontano luglio 1915, il regno sabaudo dichiarava guerra all' impero asburgico, avviando l'ennesimo conflitto tra le parti. Questa volta tuttavia non vi era alcuna città contesa da liberare: nell'aula magna del Liceo Petrarca gli studenti, insieme ad una classe del Dante, si sono ritrovati nella giornata di mercoledì scorso per assistere alla conferenza di Claudio Magris, trasmessa in diretta Skype anche ai licei di Cassino e di Graz, partner del progetto.
Il docente ha fornito suggerimenti per la scrittura agli studenti attingendo dalla sua decennale esperienza, con particolare riguardo ai ragazzi in procinto di sostenere l'esame di maturità. L'incontro s'inseriva nell'ambito del progetto "Letterature dal fronte" legato al Premio Città di Cassino, quest'anno dedicato alla letteratura austriaca dal dopoguerra ad oggi. Durante la prima mezz'ora il professore ha dispensato alcuni consigli utili per redigere un testo, soffermandosi con attenzione sulle tecniche per una stesura efficace di articoli di giornale e testi biografici, dove la priorità deve essere la ricerca dell'autenticità, come ha ricordato ai ragazzi.
Proseguendo nel suo discorso, Claudio Magris ha menzionato due dei suoi lavori più importanti, perfettamente in linea con il contesto del progetto: "Il mito asburgico nella letteratura austriaca moderna", sua tesi di laurea, e "Danubio", entrambi accompagnati da aneddoti, che hanno catturato l'attenzione del giovane pubblico. A questo punto il docente ha illustrato brevemente il risultato del suo nuovo romanzo, “Non luogo a procedere”, frutto di un processo creativo lungo 6 anni. Il libro prende ispirazione dalla figura di Diego de Henriquez, che al termine del secondo conflitto mondiale si prodigò per recuperare e collezionare armi e utensili militari, raccogliendoli in una collezione oggi visibile nel museo a lui dedicato. In particolare si è soffermato a far riflettere sul concetto di "mania" e sulle diverse accezioni del termine.
Nell'ultima mezz'ora il professore s'è impegnato a rispondere alle numerose domande del pubblico, alcune provenienti pure da Cassino e Graz attraverso Skype, segno dell'evidente interesse suscitato anche a distanza. La preside del liceo Petrarca, Cesira Militello, al termine della conferenza ha consegnato al docente una targa commemorativa dell'incontro, ringraziandolo per aver accettato l'invito al progetto. Alla conferenza hanno preso parte la classe 5 Beta linguistico del Liceo Dante e le classi 4 G, 3G, 5 G e 5 F accompagnate dalle docenti Adriana Sulli e Alessandra Ticini, promotrici del progetto.
Un grazie di cuore da parte di tutti gli studenti al professor Claudio Magris per la sua brillante e coinvolgente lezione.
(Francesco Stradella, Liceo Dante Alighieri)
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