Chi era Halston lo stilista che vestì gli anni ’70
ROMA
Gli anni '70, i caftani sfumati in tie-dye, gli abiti drappeggiati e sexy. E poi il look dei mini abiti di Liza Minnelli, i primi chemisier in similcamoscio nei grandi magazzini, le donne americane impazzite per il suo stile pulito, essenziale e sexy: avrebbe milioni di follower e sarebbe un influencer oggi Halston, uno dei designer americani più influenti del XX secolo, a noi praticamente sconosciuto. Una miniserie Netflix appena lanciata lo racconta: grande talento ed eccessi, una vita da protagonista, egocentrico e di grande intuito sullo sfondo di una New York che se la gode, soprattutto allo Studio 54. Le foto d'epoca ritraggono il vero Halston accanto a Elsa Peretti (la designer italiana di gioielli, scomparsa il 18 marzo scorso), Liza Minnelli, Andy Warhol, la prima modella afro Pat Cleveland, la sua preferita, Lauren Hutton, circondato di donne che lo seguivano, le “Halstonettes”. Il suo successo ha una data d'inizio, 1961: l'insediamento alla Casa Bianca di John Kennedy, Jacqueline elegante in Oleg Cassini indossava un pillbox, un cappello a tamburello disegnato dall'emergente Halston. Da lì in poi un incredibile successo e una visionarietà d'impresa, tutta incentrata sul suo nome, decisamente precoce. Alti e bassi sono inclusi, quest'ultimi legati alla sua dipendenza da cocaina. Morì a 57 anni di Aids. Ewan Mc Gregor si è letteralmente trasformato per interpretare l'omosessuale Roy Halston Frowick che dallo Iowa arrivò a costruire (e poi perdere) un impero. —
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