Checco Zalone gira a Trieste: al via il mega-casting multietnico

TRIESTE. Checco Zalone verrà a girare la sua nuova commedia a Trieste: è ormai certo che il comico pugliese, campione d’incassi del cinema italiano, ambienterà in centro città la sequenza finale di “Tolo Tolo”, il film che segna anche il suo esordio da regista. Sebbene il presidente di Fvg Film Commission Federico Poillucci dichiari ufficialmente che «non può confermare», gli spostamenti di Zalone si intuiscono facilmente unendo le tessere del mosaico.
La casa di produzione Taodue ha infatti richiesto al Comune di Trieste i permessi per utilizzare Piazza Unità fino alla Scala reale sul mare, con le statue del bersagliere e delle “ragazze di Trieste” che cuciono la bandiera tricolore, e il Canale di Ponterosso per riprese notturne. Le date chiudono l’estate: dal 26 agosto al 30 agosto.
Dovrebbe trattarsi di una scena di massa, perché la società Galaxia sta realizzando un casting “multietnico”, che proseguirà fino a venerdì 12 luglio al Seminario Vescovile in via Besenghi, per circa mille comparse (chi è interessato, può presentarsi direttamente provvisto di documenti validi). Si ricercano uomini e donne italiani, bambini italiani tra i 6 i 9 anni che frequentano una scuola di danza, uomini e donne africani e bimbi africani tra i 6 e i 10 anni, più uomini e donne “asiatici, indiani, arabi, mulatti”, insomma di tutte le etnie.
“Tolo Tolo”, scritto da Zalone con la collaborazione di Paolo Virzì, racconta di un comico napoletano minacciato da un boss, amico dell’agente che gli ha fatto da scorta. Anche nelle sue commedie precedenti, dirette da Gennaro Nunziante, il comico ha sempre incarnato e poi preso in giro gli stereotipi italiani sugli argomenti più caldi del momento, dall’omofobia al terrorismo, fino all’abolizione delle province.
E fra i temi portanti del nuovo film non poteva che esserci anche l’immigrazione, come suggeriscono il casting multiculturale di Trieste, le precedenti riprese tra Kenya, Marocco, Puglia e Roma e il titolo della canzone che Zalone ha scritto per la colonna sonora, “Se t’immigra dentro il cuore”.
Dopo l’arrivo in città della troupe hollywoodiana di “Come ti ammazzo il bodyguard 2” con Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson e Salma Hayek, la scorsa primavera, per Trieste torna un’altra occasione di visibilità importantissima. Zalone, al secolo Luca Medici, è infatti il “recordman” assoluto del botteghino italiano, un fenomeno di imponenza tale da aver scomodato il parere di sociologi e antropologi.
Le cifre parlano chiaro: il suo ultimo film “Quo vado?” ha incassato più di 65 milioni di euro, la metà del guadagno totale di tutto il cinema italiano nel 2016, tre volte il box office di “Star Wars–Il risveglio della forza”, uscito lo stesso anno. Il precedente “Sole a catinelle”, del 2013, aveva incassato 52 milioni. “Che bella giornata” (2011) si era fermato a 43 milioni di euro, l’esordio “Cado dalle nubi” (2009) 14 milioni di euro. Per avere una misura del “caso Zalone”, basti considerare che i supereroi di “Avengers: Endgame”, campioni d’incassi di stagione, hanno guadagnato “appena” 30 milioni di euro.
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