“Cavana stories” così la troupe vuole riscoprire l’anima di Trieste

TRIESTE Dai primi del ’900 agli anni Cinquanta e oltre, Cavana è stata un crocevia di esperienze e di vicende umane che hanno fatto di questo luogo, allo stesso tempo centrale e marginale, uno dei volti nascosti e più suggestivi di Trieste. Chiunque l’abbia vissuta in quel periodo e negli anni immediatamente successivi ha qualche aneddoto o qualche storia di vita vissuta da raccontare, e chi è nato dopo spesso custodisce gelosamente i ricordi che gli sono stati tramandati dai più anziani. Per raccogliere e rilanciare questi racconti, che altrimenti rischierebbero l’oblio, nasce l’iniziativa #cavanastories: un’attività inserita nel progetto Doublin’ come prosecuzione ideale del viaggio di riscoperta del cuore storico e culturale di Trieste avviato con l’installazione dei neon d’artista dedicati a James Joyce.
«Come seconda tappa di questa esplorazione all’insegna dell’arte, della storia e della letteratura che sotto il nome di Doublin’ riunisce varie attività, tutte con base in Cavana, proponiamo ora un progetto di narrazione collettiva dei frammenti di memoria di ciascuno, in cui la cittadinanza gioca un ruolo da protagonista, perché ognuno è invitato a venire a raccontare la propria storia», racconta Alessandro Rinaldi, del collettivo Dalla maschera al volto, che ha ideato il progetto insieme a Cizerouno e in partnership con il Museo Joyciano e Sveviano di Trieste.
Giovedì 5 e martedì 10 settembre in Cavana, dalle 16 alle 19, una troupe con base operativa al Cavò (via San Rocco 1) registrerà in un primo momento una serie di interventi di musicisti, commercianti e scrittori che hanno già aderito all’iniziativa e racconteranno il proprio aneddoto su Cavana, quindi aprirà alle storie inedite della cittadinanza, che verranno videoregistrate. Le storie raccolte saranno trasformate in un’installazione, che verrà presentata al pubblico nello spazio espositivo del Cavò, per poi essere posta – dal 13 al 20 dicembre - proprio in Cavana, per incoraggiarne la fruizione collettiva. Il 10 settembre inoltre, alle 21.15, sarà riproposta la visita guidata #cavanaalneon, curata da Francesca Pitacco. Il progetto Doublin’, insieme a tante altre iniziative e realtà culturali cittadine, sostiene la candidatura di Trieste a Città creativa Unesco e mira, in un’ottica turistica, a rendere permanenti le installazioni di luce fin qui realizzate e continuativi i tour di #cavanaalneon, con l’idea di trasformare questo luogo storico della città in un vero e proprio Art District. —
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