“Caro Babbo Natale, trovami un ragazzo e un amico migliore”

In un negozio di Gorizia le letterine dei più piccoli al buon vecchietto
Una delle letterine a Babbo Natale
Una delle letterine a Babbo Natale

“Caro Babbo Natale, trovami un ragazzo ed un migliore amico”, scrive un’anonima ragazza su un bigliettino improvvisato, pensato forse al tavolino del bar ed imbucato nella cassetta postale che, come ogni dicembre, anche quest’anno, il negozio di giocattoli Yo-Yo ha sistemato in corso Italia per i bambini di Gorizia.

Non è chiaro se le figure di “ragazzo” e di “migliore amico” debbano convivere nella stessa persona, ma poco importa: di certo il messaggio non lascia dubbi sul desiderio di affetto dell’autrice. Nell’era dei social-network, c’è ancora chi sogna in maniera tradizionale e, con animo romantico, prende carta e penna per affidare i propri sogni a Santa Claus. I tempi sono difficili, così a scrivere le letterine a Babbo Natale non sono più soltanto i bambini ma anche gli adolescenti e, in qualche caso, pure gli adulti. C’è chi spera di trovare sotto l’albero l’anima gemella e chi si accontenta di migliorare un poco il carattere o l’aspetto del proprio partner.

Se proprio non si può avere la ricchezza materiale, c’è sempre quella dei sentimenti a cui aspirare: costa meno e aiuta a rendere la vita più serena. Ne sa qualcosa Francesca che, oltre a chiedere molta gioia (“non si può comprare, così so che esisti”), prima di firmare e aggiungere un “Tvb” scrive: “Quando ero giovane pensavo che il denaro era felicità. Non è come pensavo”. Tra i più piccini c’è chi si limita ad una fredda lista della spesa su fogli prestampati e chi invece si sforza di rendere il proprio messaggio accattivante e originale, magari solo arrotolandolo come una pergamena per poi legarlo con un filo di lana colorato.

Non mancano disegni e pensierini. C’è chi per paura di fraintendimenti scrive al computer e chi, per non lasciare alcun dubbio, fa un collage incollando sulla pagina le fotografie dei giocattoli che vuole; ma c’è anche chi pensa agli altri in maniera più o meno disinteressata: “Ti devo chiedere un grande favore – si legge in una letterina destinata al Polo Nord - mia mamma l’anno scorso aveva chiesto a tua cugina Befana i pattini da ghiaccio come i miei, ma non glieli ha portati, quindi ti chiedo di portarglieli numero 38”; “Per mia sorella – si legge in un'altra missiva - che è piccola ti chiedo un passeggino ed un po’ di Lego Duplo solo per lei perché altrimenti prende il mio”.

Di certo, anche quest’anno Babbo Natale ha fatto il possibile per accontentare tutti e, come ricorda Tassilo Kristancic, nei prossimi mesi farà l’impossibile per risponderà alle letterine dei bambini goriziani.

 

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