Carlotta, il mare, i tramonti: l’incanto del Salottino restaurato

Tra le sontuose sale del castello di Miramare, adatte allo stile e al gusto di chi abitava questa ottocentesca dimora, il Salottino di Carlotta al piano terra è certamente l’ambiente più intimo. Immaginiamo la sposa di Massimiliano d’Asburgo, nei suoi momenti di svago privato, mentre legge, dipinge, risponde alle lettere e ne scrive in gran quantità come usava a quel tempo, illuminata dal riverbero del mare e al caldo della stufa che si trovava appena fuori dal suo salottino. Questo era proprio un luogo privilegiato in cui meditare di osservando infuocati tramonti sul mare.
Le stanze di Carlotta, decorate secondo le prescrizioni di Massimiliano con tapezzerie di seta azzurra alle pareti comprendono oltre a due salotti, una piccola sala da pranzo, la camera da letto e lo spogliatoio.
Vi sono conservate testimonianze dell’attività di pittrice dell’arciduchessa che, fin da giovanissima ricevette un’educazione artistica come era costume per le gentildonne della sua posizione. Il Museo storico conserva alcuni dipinti di piccole dimensioni eseguiti da Carlotta durante la sua breve permanenza a Miramare, si trata di paessaggi e vedute, molti con il mare che era uno dei suoi soggetti preferiti.
Nel Salotto privato, detto boudoir, oltre ad altri quadri, si trova il Ritratto dell’arciduchessa Carlotta in costume della Brianza (1857), a fugura intera, del pittore belga Jean Portaels. Rappresenta l’arciduchessa che indossa il costume delle contadine della Brianza, omaggio delle donne lombarde durante la permanenza a Milano. La scrittura delle lettere era un’altra delle occupazioni di Carlotta del Belgio che, oltre alla propria corrispondenza privata, curava in parte quella del marito. Nel Salottino privato si conservano vari elementi di servizi da scrittoio, portadocumenti, cassette da scrivania. Sicuramente riconducibile a Carlotta una cassetta di forma rettangolare che riporta sul coperchio la scritta Charlotte, sormontata da una corona. L’interno è suddiviso a scomparti.
In questa ultime settimane, in attesa che i visitatori possano venire ad ammirarlo di persona, sono stati fatti importanti lavori dalla Direzione del Museo per la conservazione e la valorizzazione di questa sala: tutte le parti lignee (pavimenti, boiserie, arredi) sottoposti a pulitura, consolidamento e lucidatura. Le tappezzerie e i tendaggi di seta sono stati oggetto di restauro. Infine, allo scopo di filtrare i raggi solari che compromettono la conservazione di arredi e materiali così delicati, sono state posizionate speciali tende tecniche schermanti fra i vetri delle finestre, che non impediscono di intravedere il mare tanto caro a Massimiliano e Carlotta. È attualmemte allo studio è un progetto di illuminazione led per valorizzare i quadri racchiusi in questo scrigno. —
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