Borghese riparte con i ristoranti e il menù etnico di Capodanno

ROMA. «Sono sicuro che questa edizione del mio programma sarà speciale, bella, con concorrenti affiatati e agguerriti. Comincerò a Capodanno con una puntata multietnica dedicata al cenone del 31 dicembre, girata a Milano in quattro ristoranti di diverse culture culinarie che vanno dalla Cina alla Russia, da Cuba all'Eritrea. Poi abbiamo girato nel Delta del Po dove ci sono palafitte sul mare e pesce meraviglioso, capesante e anguille. E ancora siamo andati in Sardegna a Cagliari e nel centro dell'isola. Abbiamo fatto tappa nelle vecchie fiaschetterie dei Castelli romani, nel Ponente ligure sulla Riviera dei Fiori e a Cremona. Insomma ne abbiamo per tutti».
Parola di chef Alessandro Borghese che rivela i dettagli della nuova edizione del suo programma «Alessandro Borghese 4 Ristoranti», sette puntate in onda dall’1 gennaio ogni martedì, alle 21.15, su Sky Uno. Il programma partirà con una puntata girata a Milano e dedicata al cenone della festa realizzato secondo quattro diverse culture culinarie. In gara “Monkey in the city” di cui è titolare Pedro Fiol, cubano nato a Santiago De Cuba e trasferitosi a Milano da giovane. A Capodanno da Monkey si brinda con spumante, rhum o cidra (spumante dolciastro) sulle note della musica latina. “Veranda” è gestito da Lilia, nato in Russia ma trapiantato a Milano. Per il cenone ha previsto menù di antipasti tipici con pasticci di aringa, bliny con caviale rosso, salmone e panna acida, aspic (gelatina) di carne e aringa, portate di anatra ripiene, involtini di cavolo e ravioli siberiani. L'ingrediente imprescindibile è il caviale rosso. “Maoji Street food” di Angela è un ristorante di cucina cinese dove a Capodanno non mancano piatti tipici come pesce, ravioli, riso. Brindisi con grappa e signore in kimono rosso che a mezzanotte fanno volare le lanterne rosse esprimendo i loro desideri. Da “Adulis Restaurant”, il titolare Isayas è etiope ma la sua cucina eritrea. A Capodanno tutti in abiti nei colori tipici eritrei. Tra musica e danze in cucina domina l'agnello da mangiare con l'injera sorseggiando vini sudafricani. A mezzanotte si stappa lo spumante eritreo.
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