Arrivano i Topi di Agatha Christie e parte il Leggio della Contrada
TRIESTE Vent'anni di Teatro a Leggìo, con gli “Amici Della Contrada”, una tradizione consolidata da celebrare con il nuovo cartellone che prenderà il via il 29 ottobre per snodarsi attraverso letture sceniche di autori classici e contemporanei, italiani e europei e altri eventi culturali.
Lunedì prossimo, alle 17.30, al “Teatro Bobbio” debutta con “I topi” di Agatha Christie di e con Gualtiero Giorgini, anche alla regia, e Daniela Gattorno, Elke Burul e Giacomo Seguglia. “La trama tra giallo e noir – spiega Giorgini - nell'adattamento si arricchisce di un meccanismo ulteriore “a matrioska”. Qual è il confine tra realtà e fantasia, tra persone e personaggi? Due filoni narrativi si mescolano con l'idea di un infinito che forse non ha soluzione”.
Ariella Reggio, il 19 novembre, sarà Olga Veneziani in “Italo Svevo, genero letterario” di Tullio Kezich, regia di Elke Burul. La terribile suocera di Svevo, nonostante l’imperituro successo del genero, ribadisce la sua schietta posizione verso l'assurda perdita di tempo nello scrivere romanzi.
L'evento del 26 novembre sarà invece dedicato alla presentazione del libro di Rino Alessi “Daniela Mazzucato la regina dell’operetta” edito da Mgs Press. Il 6 gennaio alle 16.30 è in programma il concerto “Pierino e il lupo”, con la voce recitante di Daniela Gattorno e l’Orchestra Sinfonica “Thomas Schippers” diretta da Carlo Grandi. Si torna a leggìo il 7 gennaio con “L’Orso” di Anton Cechov in cui l'arrivo di un ex ufficiale di artiglieria, giunto per riscuotere delle cambiali, smuove l'esistenza e i propositi di una vedova inconsolabile.
Il 18 febbraio nelle “Parole di Natalia”, di e con Daniela Gattorno e Sara Alzetta, i racconti di donne squinternate, nella società in profonda trasformazione degli anni ’60, portano al pubblico lo stile sobrio, acuto e ironico di Natalia Ginzburg. Il 4 marzo in “Prima della pensione”, con la regia di Elke Burul, l'autore Thomas Bernhard pone al centro il rapporto tra tre fratelli che con riti maniacali danno senso al loro morboso incatenarsi l’uno all’altro. L’8 aprile chiuderà la stagione “La signorina Julie” di August Strinberg, regia di Daniela Gattorno, con Enza De Rose. Ambientata in una notte d’estate di fine '800 in una cittadina svedese, l’opera, che fu oggetto di scandalo nella società dell’epoca, affronta l’interazione tra classi sociali e tra genere maschile e femminile.
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