Archeologia di sera: la dedica è tutta per Winckelmann
TRIESTE Un viaggio in cinque tappe tra testi, riflessioni e spunti del precursore del concetto di storia dell’arte. In occasione del tricentenario della nascita dell’archeologo e antiquario Johann Joachim Winckelmann, il cartellone di Trieste Estate ospita “Archeologia di sera”, rassegna di incontri a tema programmati tutti i martedì di agosto, dalle 20 alle 23, allestiti nel Giardino del capitano (o delle delizie) del Museo di Storia e Arte a San Giusto (ingresso libero, entrata da piazza della Cattedrale 1).
Il progetto, curato da Marzia Vidulli Torlo e da Susanna Moser, apre i battenti il primo agosto con una serata dedicata all’arte egizia, appuntamento che regala un preambolo in chiave musicale - alle 20.30 - con “Corde vibranti nel Giardino delle delizie” a cura del chitarrista Federico Rossignoli. Alle 21, la prima fase di letture con “Winckelmann e la nascita della storia dell’arte egizia”, seguita verso le 22 dalla proiezione del documentario della Rai dal titolo “In morte di un archeologo. Winckelmann e il riscatto di una città”, opera firmata da Paolo Bonifacio e Piero Pieri. Martedì 8 agosto tiene banco l’arte greca e anche qui la musica regala un prologo targato Casa della musica-Scuola 55, sempre sotto il segno di “Corde vibranti nel Giardino delle delizie”, affidandosi questa volta alla flautista Teodora Tommasi, supportata da Federico Rossignoli alla chitarra classica. Dalle 22 la replica del documentario Rai.
Martedì 15, “Archeologia di sera” propone uno scalo speciale in occasione di Ferragosto. Niente musica in copertina questa volta ma la proiezione - alle 20.30 - del cortometraggio “Winckelmann, storia di un assassinio”, per la regia di Daniele Trani, produzione Collective Pictures, con Mariangela Miceli e Giuseppe Sforzi. In seconda serata, secondo copione, la riproposta del documentario Rai.
Il quarto appuntamento della rassegna è datato martedì 22 agosto e qui il tema è costituito dalla “Storia dell’arte nell’antica Roma”, viaggio che inizia (20.30) con il respiro musicale offerto dal chitarrista Giovanni Settimo e che prosegue verso le 21 con le letture indirizzate al cuore della serata, tratte da “Il sentimento del bello. L’arte sotto Roma”. Si chiude come sempre con il documentario “In morte di un archeologo. Winckelmann e il riscatto di una città”.
L’ultima serata, quella del 29 agosto, prova a porre l’accento sulla disamina dei vasi greci conservati nel museo di Trieste. Il copione offre la musica dell’arpista Teodora Tomasi, si dipana alle 21 con la lettura di un testo chiave del Winckelmann, intitolato “Il collezionismo dei vasi antichi” e disegna infine l’epilogo con la replica del documentario Rai.
Ogni serata della rassegna propone inoltre le visite guidate alle altre sezioni della sede museale. Ulteriori informazioni su “Archeologia di sera” telefonando allo 040-310500 o visitando il sito www.museostoriaeartetrieste.it.
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