«Anche Muggia si è allagata quando abbiamo girato Il silenzio dell’acqua 2»
MUGGIA “Il silenzio dell’acqua” sta per ritornare. Il 27 novembre andrà finalmente in onda su Canale 5 la seconda stagione della serie tv che ha trasformato Muggia e Duino nel paese immaginario di Castel Marciano, dove avvengono strani e complicati delitti. L’intreccio giallo è assicurato anche nei nuovi episodi del serial, quattro serate nelle quali seguiremo ancora una volta le indagini dei vicequestori Luisa Ferrari, interpretata da Ambra Angiolini, e Andrea Baldini, incarnato da Giorgio Pasotti. Questa volta, al centro del mistero ci sono due cadaveri che vengono ritrovati in una casa allagata. Perché, spiega il regista Pier Belloni, «“Il silenzio dell’acqua” ormai è un ossimoro: l’acqua fa rumore come la coscienza, prima o poi parla».
Anche per questo il litorale triestino è il luogo perfetto per ambientare la serie, che rivisita il territorio con le sfumature del crime e del thriller psicologico. «Il riferimento stilistico di base si rifà all’artista Gregory Crewdson e alle sue fotografie che raccontano il dramma dell’animo umano: un’immagine in particolare mostra una donna immersa nell’acqua», dice Belloni. Nella prima stagione Ferrari e Baldini dovevano scoprire l’assassino proprio di una ragazza che riaffiora dalle acque del golfo, la giovane Laura. Ora che il caso è concluso, i due si ritrovano: «Luisa e Andrea hanno continuato a frequentarsi, nonostante all’inizio abbiano avuto un rapporto un po’ conflittuale», anticipa il regista. «Lei era arrivata dalla città a Castel Marciano mettendo in discussione l’operato di lui, commissario più naif. Il loro rapporto ora si è consolidato, c’è forse un’attrazione irrisolta. Si incontrano proprio alla vigilia di una festa, perché Andrea Baldini dovrebbe essere trasferito a sua volta alla squadra omicidi in città». Nella trama, però, Luisa si perde per strada e s’imbatte in una bambina, Giulia (la piccola Jessica Paun), che la porterà appunto sulle tracce di due vittime di un omicidio.
La seconda stagione conta sempre nel cast anche Enrico Maria Manera, che interpreta Matteo, il figlio di Andrea, e che in questi giorni sta girando un’altra serie tra Gorizia e Cormons, “Volevo fare la rockstar 2” di Matteo Oleotto. Ritroveremo anche Camilla Filippi nel ruolo di Roberta, la compagna di Andrea, ma sarà una vicenda personale a sconvolgere la vita del commissario: il ritorno del padre biologico di Matteo, interpretato da Stefano Pesce, che rivendica il suo ruolo in famiglia, tanto da scatenare dissapori e diventare una minaccia. Molti sono anche i nuovi personaggi che si affacciano a Castel Marciano, ognuno con i suoi segreti. Barbara Chichiarelli, già vista in “Favolacce” e “La dea fortuna”, sarà «la sorella della vittima, una donna borghese che ha un po’ venduto l’anima». Gabriele Falsetta invece sarà il fratello di Don Carlo (Fausto Sciarappa), un ragazzo tossicodipendente che si troverà nei guai. «Ha un passato poco pulito, ma avrà un lavoro in una palestra di pugilato intorno alla quale si muove la storia di quest’anno», dice il regista. Lì lavora anche Rocco, il vedovo e sopravvissuto alla morte del figlio, interpretato da Giulio Corso, con il suo socio, l’attore Andrea Gherpelli.
«Quando abbiamo girato, lo scorso novembre, Muggia si è allagata mentre dovevamo girare la scena del funerale», ricorda Belloni. «Ce l’abbiamo fatta, il territorio magico triestino ci ha sempre salvato, è come se fosse diventato un alleato. Con la troupe siamo tornati a Trieste a pochi mesi dalle riprese della prima stagione: è stato un po’ come tornare a casa, adesso mi manca». La messa in onda di “Il silenzio dell’acqua 2” è stata fermata dal Coronavirus, ma inizialmente era prevista a un anno esatto dalla prima serie, lo scorso aprile: un record per i tempi di lavorazione di una serie. Ora arriva in tv con una nuova sigla d’autore: «L’anno scorso ci sembrava tematico il brano “Torna a casa” dei Maneskin per la sorta della giovane Laura. In questa seconda stagione abbiamo sposato un altro evergreen del pop italiano, “Dedicato a te” delle Vibrazioni. La piccola protagonista si chiama Giulia, come la Giulia nel testo: mi sono immaginato che tutti le cantassero questa canzone come fosse una ninna nanna. E Francesco Sarcina delle Vibrazioni ha riconcepito e modernizzato il pezzo». —
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