Amore lesbo nel Far West fine ’800 primo film americano in concorso



Mona Fastvold, cineasta norvegese con base a Brooklyn, era già stata alla Mostra del Cinema di Venezia in veste di sceneggiatrice, al fianco del marito Bradley Corbet per “L’infanzia di un capo” (2015) e “Vox Lux” (2018). Ora torna in laguna come regista, accompagnando il suo secondo lungometraggio “The World to Come”, melodramma saffico sentimentale di ambientazione western tratto dal racconto omonimo di Jim Shepard. È il 1856. Vanessa Kirby e Cristopher Abbot, Katherine Waterston e Casey Affleck interpretano due coppie sposate che abitano le lande rurali del Midwest. La vita di campagna è dura, a volte spietata, immersa nel freddo e nel silenzio di una natura non sempre ospitale. Lo sa bene Abigail (Waterston) che soffoca nel lavoro quotidiano il dolore per la perdita della sua bambina, portata via da una difterite. «Sono diventata il mio dolore» ripete fra sé tra le righe del suo diario, all’interno del quale appunta diligentemente stati d’animo, desideri, timori e emozioni. La vicinanza di Tally (Kirby) è più che un conforto. L’amicizia tra le due donne è da subito desiderio e si trasforma presto in sentimento. Ma come si poteva vivere, all’epoca, l’unione di due donne, in un contesto sociale non ancora pronto ad accettare l’amore “diverso”? «È stato un privilegio poter interpretare una donna senza troppe restrizioni, libera a quei tempi – afferma Vanessa Kirby, superstar a Venezia, in concorso anche con il film di Kornél Mundruczó “Pieces of a Woman” dopo il grande successo internazionale ottenuto grazie alla serie “The Crown” -. Non posso fare a meno di chiedermi che cosa avrebbe fatto oggi una donna come lei. “The world to come” (il mondo che verrà) è un titolo bellissimo perché è un lascito a noi donne del presente. Questo film ci aiuta ad apprezzare la storia del nostro gender femminile. Grazie a ciò che le donne del passato hanno fatto, noi, oggi, possiamo farne altre». «Si sa poco delle storie omosessuali della “working class” – aggiunge Waterston -. Mi sono convinta subito a recitare il mio personaggio. È una donna consapevole del destino che la attende alla fattoria. Queste due donne sono un salvagente l’una per l’altra». —

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