Amore e fatalità “Tristano e Isotta” si raccontano
Oggi alle 17.30, per il cartellone dei “Lunedì dello Schmidl”, è dedicato a “Tristan und Isolde” di Richard Wagner il sesto appuntamento con “Racconta l’opera”, il nuovo ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al teatro Verdi. L’iniziativa si svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Museo Teatrale, gli Amici della lirica “Giulio Viozzi” e il Verdi.
L’opera, nella produzione firmata da Guglielmo Ferro, sarà in scena dal 7 al 15 aprile al Verdi, appunto, sotto la direzione del maestro Christopher Franklin. L’incontro, con il supporto di esempi musicali e video, avrà per protagonisti il musicologo Alessandro Cammarano - fondatore di Opera Click e grande comunicatore nell’ambito della divulgazione musicale - e lo scenografo triestino Pier Paolo Bisleri, che firma la scenografia di questo nuovo allestimento per il Verdi, già ripetutamente ospite dello Schmidl e attualmente direttore degli allestimenti scenici del Petruzzelli di Bari.
Capolavoro indiscusso del Romanticismo tedesco, “Tristan und Isolde” è una sorta di meteorite incandescente che attraversa l’Ottocento spalancando le porte alla modernità. Il testo poetico letterario e la musica di Richard Wagner mettono in scena la morte dei due amanti non quale luttuosa fatalità (che in molte opere romantiche interviene più o meno accidentalmente come unica possibile via d’uscita da una situazione senza rimedio), quanto piuttosto quale necessario compimento dell’amore. Tra i momenti di maggiore intensità musicale della partitura brillano il Preludio all’atto primo, il grande duetto d’amore nell’atto secondo e il Liebestod di Isotta nell’atto terzo. La critica dell’epoca si divise tra coloro che videro in quest’opera un capolavoro assoluto e quelli che la considerarono una composizione incomprensibile. L’ingresso alla manifestazione è libero.
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