Alle sorgenti del Livenza scoprendo l’incanto del borgo di Polcenigo

Questo giro ci porta sulla pedemontana pordenonese. Partiamo da Sacile. Ci si arriva comodamente caricando la bici in treno, o se preferite, in auto. Un caffè va bene prima della partenza, cercando uno dei tanti locali accanto al Livenza. Andiamo proprio alle sorgenti del Livenza, in un borgo medievale che si chiama Polcenigo. Intanto godiamoci questo giardino di città, dove già i veneziani della Serenissima venivano a ritemprarsi. Un occhio alla cartina, prima di raggiungere la strada pedemontana fino a Caneva, in circa 5 km. La prima cosa che stupisce è l'altitudine dei luoghi: Sacile è a 20 metri sul livello del mare e sotto la montagna i borghi poggiano più o meno a 40 metri. Una pianura “bassa” dove di colpo si erge un muro di vette, senza prologhi collinari. Siamo di fronte al Pian del Cansiglio e il Piancavallo. Da Caneva raggiungiamo Sarone e Polcenigo, in una decina di km, per facili saliscendi. Polcenigo vale la meta di questo giro. È un centro medievale intatto e solcato dal Livenza, che qui sgorga. La passeggiata per il borgo porta via una mezz'ora. È tutto integro, da favola. Qui non è passato il sisma del '76 e non si è pagato nessun tributo al cemento per continuare a vivere. C'è un rudere, il castello sopra il paese, che si raggiunge in dieci minuti per una stradina di ciottoli. Diroccato da un incendio, racconta una storia di rivolte popolari e signorie locali. Poi c'è il fiume che sgorga da due sorgenti, quella della Santissima e quella del Gorgazzo. Raggiungiamo la prima in cinque minuti. Alla sorgente, il Santuario della Santissima Trinità è semplicemente un incanto. Il fiume, è un incanto. Subito profondo e lento dal nascere, coperto in questa stagione da una sottile nebbiolina. La seconda sorgente è il Gorgazzo. Il nome giusto per un buco profondo 90 metri, paradiso di speleologi che ben maggiori profondità promettono di esplorare. Una polla senza fondo impressionante. Ordunque, se siete in treno, chiudete il giro per Vigonovo verso Pordenone. Qui, attendete fiduciosi.
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