Alla bella Frison “Basta un click” per raccontare le insidie del web
Il suo canale in YouTube ha raggiunto 40 milioni di visualizzazioni, è una delle web star del momento, conosciuta anche oltreoeceano. Samantha Frison ha 16 anni e a guardarla li dimostra tutti, giovane, carina e, naturalmente, occupatissima. È la web star che può vantare il nord est, e infatti vive in provincia di Vicenza. Tutti i suoi canali, da Instagram A Musica.ly sono affollatissimi e a scorrere un suo qualsiasi video si capisce perché: è piuttosto genuina. Per quanto kajal o rossetto indossi, rimane sempre la Samatha dei video acqua e sapone. Ma probabilmente il suo successo non è dovuto alla bellezza, che c’è, ed è insindacabile, non a caso ha anche un contratto da modella. La genuinità sta in una comunicazione davvero spontanea, diretta, senza atteggiamenti frivoli da star, e senza curarsi troppo del successo ottenuto, a cui sa aggiungere una buona dose di autoironia. Sarà forse per quel temperamento schietto e istintivo, tipico del nord est, sta di fatto che il suo approccio ai social ha una marcia in più. Non appartiene al genere gatta morta, come tante stelline del web, e non è nemmeno una persona troppo ruvida. Piuttosto è un mix di spontaneità e creatività che la avvicina ai suoi coetanei, ma anche a chi ha conservato dei residui di giovinezza, almeno nello spirito.
Da oggi la si può trovare anche in libreria con “Basta un click” (Rizzoli, pagg. 240, euro 15, 90). Certo, non è letteratura, ma non ha nulla da invidiare a tanti compitini ben fatti che vengono incasellati quali testi letterari. Al centro della storia ci sta Emma, timida e insicura, e poi gli amici del liceo artistico che ha appena intrapreso. Non è però la classica storia d’amore e incomprensioni tra adolescenti. Il cuore del romanzo si sposta più in là, mira dritto al cyber bullismo e alle sue conseguenze e in tal senso il testo affronta bene la psicologia del caso. È un piccolo romanzo di formazione insomma che comunica una certa autenticità sugli effetti degli “haters”, i cosiddetti odiatori della rete, una sorta di troll la cui scia è fatta di commenti durissimi, insulti e provocazioni. La protagonista del romanzo ne è vittima e pagina dopo pagina si evidenziano gli stati d’animo che tali individui possono innescare: insicurezza, fragilità, isolamento. Probabilmente Samantha Frison ne sa qualcosa, seguita da milioni di follower, possiamo immaginare la sua percentuale di haters, che tra l’altro lei stessa affronta. Basta guardare un suo video in YouTube dal titolo “Rispondo agli haters” per rendersi conto della brillantezza di questa signorina, che risponde con garbo, ma frontale e ironica quanto basta per intuire che il libro di Rizzoli potrebbe essere solo l’inizio di una che ha i requisiti per diventare una vera stella. Non solo sui social. —
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