Alessandro Gassmann protagonista a Melara con Sara Serraiocco. Primo ciak a settembre

Il film diretto da Mauro Mancini sarà girato anche a Opicina. È la storia di un medico ebreo e di una scelta drammatica
24/02/2019 Roma, Rai, trasmissione televisiva Domenica In, nella foto Alessandro Gassmann
24/02/2019 Roma, Rai, trasmissione televisiva Domenica In, nella foto Alessandro Gassmann

TRIESTE Cinque settimane di riprese, primo ciak a settembre, titolo provvisorio "Skin". È il nuovo film che si girerà a Trieste, e avrà protagonista un nome del calibro di Alessandro Gassmann affiancato da Sara Serraiocco, che sarà la protagonista femminile. Ad annunciarlo è la Friuli Venezia Giulia Film Commission nella persona del suo presidente Federico Poillucci, che inanella un nuovo colpo a segno in un anno che ha visto in campo in città la Hollywood del sequel di “Come ti ammazzo il bodyguard” e che si chiuderà a dicembre con lo spettacolare "Diabolik" dei Manetti Bros. Dietro la macchina da presa ci sarà Mauro Mancini, per la prima volta a cimentarsi in un lungometraggio dopo aver diretto due segmenti di "Feisbum!", film sull'esplosione del social, nel 2009.

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Un'opera prima, dunque, che sarà coprodotta della Movimento Film di Mario Mazzarotto con Rai Cinema: "Skin" ha anche ottenuto il riconoscimento dell'interesse culturale dal ministero dei Beni Culturali, oltre che il sostegno della Fvg Film Commission, e verrà distribuito da Notorius Pictures.

Il regista Mancini e il produttore Mazzarotto hanno scelto di ambientarlo a Trieste perché, fanno sapere, «è una città di confine che ben sintetizza il meltin' pot culturale contemporaneo; è una città elegante e dal sapore mitteleuropeo in cui è ben radicata e integrata una folta comunità ebraica che gravita attorno all'antica Sinagoga del centro».

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Il tema centrale ha come perno il profondo conflitto interiore che investe improvvisamente il protagonista. Un medico di origine ebraica, come accennato nella sinossi diramata dalla produzione, si trova a soccorrere un uomo vittima di un incidente stradale: ma quando scoprirà sul petto di quest'ultimo un tatuaggio nazista, lo abbandonerà al suo destino. I giorni seguenti, però, saranno all'insegna del senso di colpa per la morte dell'uomo: situazione che lo spingerà ad avvicinarsi alla famiglia di quest'ultimo, scoprendo che il suo gesto ne ha causato la rovina economica e lasciato tre figli da soli. Il medico proverà allora a rimediare ma col rischio di perdere per sempre se stesso.

«L'atmosfera di Trieste - sottolinea ancora il produttore - si sposa in maniera perfetta con il tono asciutto ma allo stesso tempo intimo che il regista vuole conferire e contribuisce ad aggiungere spessore alla caratterizzazione dei singoli protagonisti». Con la Film Commission regionale la sua Movimento Film ha realizzato "Riparo" di Marco Puccioni, presentato in anteprima alla Berlinale e girato interamente a Udine nel 2006. Riprese triestine invece - tre settimane nel 2015 - per il film di Giulio Base "La coppia dei campioni" con il duo comico Boldi - Tortora.

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«Saranno coinvolte una dozzina di maestranze locali - anticipa il presidente di Film Commission Poillucci - oltre a ruoli minori e comparse. Inizieremo il 9 settembre per terminare il 12 ottobre, il sabato prima della Barcolana. Le location? Torneremo a girare nella villetta di Opicina già set per "Il ragazzo invisibile" e "Il silenzio dell’acqua", e che ormai utilizziamo come piccolo teatro di posa. E poi, importantissima, Melara, dove abita la protagonista femminile con i figli».

Dopo "La porta rossa", un altro capitolo dell'esperienza fruttuosa con il quadrilatero. «L'immagine del luogo sarà tutelata come sempre - precisa Poillucci - e garantiremo anche la piena condivisione del progetto con l'intera comunità». —


 

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