Al via la Scuola Joyce con conferenze, tour e riprese notturne nel segno di Bloom

Da oggi al 29 giugno docenti, medici, giornalisti e performer al Revoltella celebrano lo scrittore. Apre l’ambasciatore Ó Floinn



...Ocio muli, che 'a són de missiarve dé note rischiè una musada coi amizi de Zois!

Insomma, a girar di notte per Trieste si rischia di far strani incontri... soprattutto in questo mese di giugno, tutto dedicato alle celebrazioni in onore di Bloom e di Joyce. Per esempio, una delle particolarità della ventitreesima Trieste Joyce School, da oggi al 29 giugno, che verrà inaugurata domenica 23 giugno alle 18 all'Auditorium del Revoltella, dall'ambasciatore d'Irlanda Colm Ó Floinn, è la presenza in città del regista Gavan Kennedy, che sta realizzando una sorta di documentario dal titolo "Finnegan Wakes". Fin qui niente di male, il problema è che il suo progetto consiste nel far riprese notturne e chiedere a occasionali volontari di leggere una pagina di Finnegans Wake indicando un accompagnamento musicale a scelta. In questo modo ha già filmato 800 performance in giro per il mondo.

Il programma della Scuola Joyce - che si svolgerà in inglese sempre all'auditorium del Revoltella - è curato da John McCourt (dell’Università di Macerata) e da Laura Pelaschiar (dell’Università di Trieste), e quest'anno vanta la partecipazione di ospiti eccezionalmente interessanti, come il famoso giornalista irlandese Fintan O'Toole, acuto polemista che - dalle pagine del Guardian o dell'Irish Times - va provocatoriamente denunciando la follia della Brexit. Il suo intervento è previsto per domani alle 12.

L'altro ospite d'onore della Scuola è un raffinato romanziere, uno di quegli autori di libri che, una volta iniziati, non si riesce a metter giù se non dopo aver letto l'ultima pagina: l'irlandese William Wall, che terrà un reading giovedì 27 alle 19.30. Un altro appuntamento “sociale” è lo spettacolo dei noti performer irlandesi Paula Greevy e Gerard Lee che si esibiranno sempre al Revoltella mercoledì 26 alle 21 in un programma composto di canzoni e letture dalla corrispondenza privata di Joyce. Immancabile il walking tour attraverso i luoghi joyceani a cura di Laura Pelaschiar martedì 25 alle 17 con partenza da Piazza Unità. Tra le curiosità, l'intervento di Ray Clarke, medico dell'ospedale pediatrico di Liverpool, che affronterà lo spinoso tema della medicina nella vita e nell'opera di James Joyce (mercoledì alle 10.30) e i contributi di Vincent Altman O'Connor sulla rappresentazione epica degli ebrei e degli irlandesi nell'Ulisse (martedì alle 9.30) e di Senan Moloney su “Ombre del Titanic sull'Ulisse” (sabato 29 alle 10)

Tanti i nomi di spicco provenienti da tutto il mondo per il programma accademico. Dopo alcuni anni di assenza, torna Finn Fordham, brillante professore dell'Università di Londra, che si è guadagnato la fama di essere uno dei più grandi esperti di quel pasticcio di lingue che è Finnegans Wake, ma che alla Scuola, giovedì 27 alle 12, parlerà della diversa idea che si son fatti Molly e Leopold Bloom del sacramento della confessione...

Il contributo di Anne Marie D'Arcy (Università di Leicester) sarà sulla “Storia e politiche della Trieste di Joyce nel 1907” (martedì alle 12) e quello di Flicka Small (Università di Cork) su Joyce, il cibo e la “cucina del significato” (venerdì 28 alle 9.30), mentre John McCourt parlerà del conflittuale rapporto dell'autore di short stories irlandese Frank O'Connor con l'eredità di Joyce (martedì alle 10.30).

Per i numerosissimi curiosi, studenti, appassionati e per tutti i relatori che partecipano alla Trieste Joyce School, si tratterà però soprattutto di una full immersion nella Trieste di Joyce, la città portuale che guarda il Mare Adriatico, come la sua Dublino guarda il Mare d'Irlanda, o come Odisseo guardava il Mar Mediterraneo cercando la sua Itaca. Comunque, coordinate nautiche a parte, siete avvisati... dé note, ocio!-


 

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