Al Savoia 118 aziende pronte per un “Assaggio Divino”

TRIESTE Verrebbe da dire che mai nome fu più azzeccato. Ben trentacinque delle 118 aziende regionali segnalate sulla Guida Slow Wine 2016 saranno infatti le protagoniste della 17.a edizione di “Assaggio Divino”, manifestazione dedicata ai vitigni autoctoni regionali organizzata dalla Condotta Slow Food di Trieste.
L’appuntamento di quest’anno si terrà domani al Savoia Excelsior Palace, con la novità di un doppio orario. Al mattino l’apertura riservata agli operatori professionisti del settore, nel pomeriggio, invece, porte aperte al pubblico dalle 15 alle 20. La manifestazione vedrà ancora una volta la presenza, a fianco delle aziende vitivinicole, dei Presidi Slow Food della regione e di alcuni produttori alimentari di qualità.
Qualità, tra l’altro, più che abbordabile: il costo di ingresso, comprendente bicchiere e tasca portabicchiere, è anche quest’anno di 10 euro per i Soci Slow Food e di 15 euro per i non soci, con possibilità di associarsi in occasione della manifestazione (per informazioni: www.slowfoodfvg.it e slowfoodtrieste@gmail.com).
La Guida Slow Wine raccoglie in quest’ultima edizione, recentemente presentata a Montecatini, ben 1018 vini e oltre 600 cantine di tutta Italia. Delle 118 del Fvg inserite in Guida, 39 hanno ottenuto un riconoscimento o una menzione d’onore e 35 di esse saranno presenti ad Assaggio Divino.
Nell’introduzione alla parte dedicata al Fvg si approfondisce in particolare la vendemmia 2014, che ha visto, com’è noto, un’annata caratterizzata da piogge continue durante tutta l’estate e uve che tendevano a marcire prima di giungere a maturazione. Solo la perizia e l’esperienza di alcuni vignaioli ha fatto sì che si possa ritrovare nei bicchieri una qualità ben maggiore alle attese.
Come spiegano da Slow Food Fvg, sta cambiando la composizione ampelografica del Friuli viticolo: ormai più dell’80% della superficie vitata regionale è dedicata alle uve a bacca bianca, mentre quelle a bacca nera sono diventate residuali. Un cambiamento che sorprende per la sua dinamica e velocità, se consideriamo che solo 15 anni fa in Friuli c’era un sostanziale equilibrio tra varietà bianche e rosse.
Questo fenomeno ha fondamentalmente un nome: Prosecco. Tra il 2010 e il 2013 sono infatti aumentati del 270% gli impianti di glera, l’uva con cui si produce. I vini bianchi con macerazione sulle bucce – che in Friuli, a Oslavia in particolare, hanno visto la loro culla e il loro seguito più numeroso – sono sempre più definiti e precisi.
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