Al bar ma non per bere il caffè: le vie della città in uno scatto

Dal primo ottobre torna per il quarto anno il concorso che è la più grande esposizione fotografica del Triveneto. Oltre alla gara un occhio al turismo con visite guidate alla città
Gli organizzatori delle Vie delle foto (Foto d'archivio)
Gli organizzatori delle Vie delle foto (Foto d'archivio)

Una cinquantina di fotografi in vetrina, professionisti e amatori, provenienti dalla regione e da alcuni Paesi europei. Si intitola “Le vie delle foto” e per il quarto anno di fila rappresenta una sorta di raduno dei cultori delle immagini a base di scatti, obiettivi e flash, manifestazione programmata nell’intero arco del mese di ottobre all’interno di bar, caffetterie, buffet e pub di Trieste. Formula semplice quella che intende caratterizzare il progetto ideato da Linda Simeone, percorso che si presenta con l’ambizioso biglietto da visita targato “la più grande mostra fotografica collettiva del Triveneto”.

L’idea è comunque quella di offrire spazio e ospitalità espositiva a una parte della comunità dei fotografi attivi in campo regionale e non, dando rilievo alle varie forme stilistiche, dai ritratti alle sperimentazioni, passando per la paesaggistica e la “street photography”. Insomma, lo scibile dell’arte fotografica, classica e contemporanea, racchiuso in una rassegna itinerante destinata a espandersi per un mese esatto tra luoghi in parte desueti e vetrine non tradizionali. Non mancano le novità: Facebook e Instagram saranno infatti i “teatri” delle competizioni che accompagneranno “Le vie delle foto”, un piccolo agone a suon di ingegno e colore, con tanto di premi in palio costituiti dalle classiche forme di bottino moderno, ovvero telefonini e carte ricaricabili.

Le altre innovazioni si legano alle mostre collaterali poste sotto la voce “Special Edition 2014”. Sono in tutto quattro e spaziano tra temi piuttosto variegati: si passa dall’esposizione dedicata alla vita del calciatore Franco De Falco a Trieste (a cura della Trieste Emozioni d’autore e tratta della libro di Daniele Benvenuti ed Eva Trinca) alla mostra a carattere cultural/scientifico promossa dalla Sissa intitolata “Le vie della Seta” sino alle proposte “Barone: una tradizione di famiglia” (Umberto Pellizzon) e “Trieste-Usa 1945/1954” (Aia FVG). Anche la quarta edizione si affida alla risorsa del tour cittadino, allestendo visite guidate e puntando al tema del turismo (sede Wind di piazza Unità la base informativa). Le sedi preposte? Da scoprire viaggiando sul sito www.leviedellefoto.it o sulla pagina Facebook. Cantiere ancora aperto dunque, come da definire appare ancora l’obiettivo in chiave sociale, leggi beneficenza, legato alla serata finale della manifestazione. Di certo permane l’adesione alla rassegna di alcuni professionisti di rango della provincia, tra questi Gianni Mohor, artefice della mostra fotografica di scena al Caffè Verdi di piazza Verdi rivolta al mondo della danza e dei fiori.

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