Addio Montserrat Caballé l’ultima diva del Belcanto amica di Freddie Mercury

Il nome di Maria Montserrat Caballé, scomparsa ieri a 85 anni in un ospedale di Barcellona e ritiratasi dalle scene nel 2013, diventa improvvisamente noto e le apre le porte della lirica...



Il nome di Maria Montserrat Caballé, scomparsa ieri a 85 anni in un ospedale di Barcellona e ritiratasi dalle scene nel 2013, diventa improvvisamente noto e le apre le porte della lirica internazionale nel 1965, quando ebbe la fortuna di sostituire l'indisposta Marilyn Horne in “Lucrezia Borgia” in forma di concerto alla Carnegie Hall di New York: fu una scoperta e lo stesso anno debuttò al Festival di Glyndebourne e al Metropolitan, teatro dove fu una presenza costante sino al 1988. In Italia, dopo aver partecipato a una “Arianna a Nasso” a Firenze, un “Crepuscolo degli dei” al San Carlo di Napoli e un “Parsifal” alla Scala, arrivò come protagonista nel giugno del 1967 a Firenze ne “Il pirata” e da allora tornò con regolarità nei nostri teatri. Ebbe un legame particolare con la Scala, dove avrebbe dovuto debuttare nel 1968 in “Luisa Miller”, ma un infortunio glielo impedì e tutto venne rimandato a due anni dopo, nel 1970, con “Lucrezia Borgia”, dando il via a una lunga collaborazione, segnata in particolare nel 1971 dalla sua “Maria Stuarda” e l'anno dopo da “Norma”, sino all'ultima interpretazione nel 1987 con la “Salomè” di Strauss.

La sua carriera l'ha portata in giro per i maggiori teatri di tutto il mondo. Era rimasta, con Joan Sutherland appena un po’ più anziana e scomparsa nel 2010, l'esponente principale di quella ricerca e lavoro di rivalutazione sul belcanto italiano primo ’800 aperto dalla Callas. A renderla unica era, oltre a un'ottima tecnica, la purezza della sua voce caratterizzata da un'intima tenerezza e morbidezza avvolgente. Il grande pubblico la ricorda anche, oltre che come interprete di canzoni popolari spagnole, per i suoi duetti con rock con l'amico Freddie Mercury con cui realizzò nel 1988 un disco intitolato “Barcelona”, il cui brano diventò l'inno dei Giochi Olimpici del 1992. Sempre per i giochi cantò nell'album “Barcelona Games” con Plácido Domingo e José Carreras. Di Luciano Pavarotti, con cui lavorò e restò amica, parlava come di un padre.

Nata a Barcellona il 12 aprile del 1933, María de Montserrat Viviana Concepción Caballé i Folch compì i propri studi musicali in conservatorio per 12 anni al Liceu della sua città. La sua carriera iniziò nel 1957 quando debuttò come Mimì nella “Boheme” all'Opera di Basilea, dove restò interpretando vari ruoli da protagonista, da “Tosca” a “Salomè”, in particolare specializzandosi in quel repertorio italiano che le avrebbe dato un carattere e un'identità, rientrando a Barcellona per debuttare al Teatro Liceu nel 1962. —

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