Addio a Wilbur Smith il maestro dell’avventura che ha incantato il mondo

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Wilbur Smith, uno degli autori più prolifici e famosi al mondo, è morto ieri a Cape Town, in Sudafrica. Aveva 88 anni. A darne notizia è stato il suo sito: «Se n'è andato in modo inaspettato, dopo una mattinata di lettura e scrittura, con al fianco la moglie Niso». Ed è nell’Antico Egitto che Wilbur Smith lascia i suoi lettori nell'ultimo romanzo che vede la luce in questi giorni, “Il nuovo Regno”, scritto con lo scrittore e giornalista inglese Mark Chadbourn, in libreria in Italia per Harper Collins nella traduzione di Sara Caraffini. Lo scrittore sudafricano li lascia tra intrighi di palazzo, lotte di potere, guerre sanguinose e avventure all'ultimo respiro nel cuore dell'Egitto: «L'Egitto mi ha sempre affascinato, rappresenta il crocevia dei continenti, le fondamenta della storia della civiltà: è successo tutto lì» diceva pochi giorni fa Wilbur Smith che con i suoi romanzi ha venduto oltre 140 milioni di copie in tutto il mondo. Ed è in arrivo, il 25 novembre per Harper Collins, “Fulmine”, il seguito de “Le avventure” di Jack Courtney. Insomma lo scrittore tra i più prolifici al mondo non si smentisce nemmeno nell'eredità, ora che è scomparso a 88 anni «inaspettatamente questo pomeriggio nella sua casa di Città del Capo dopo una mattinata passata a leggere e scrivere con sua moglie Niso al suo fianco», come ha annunciato il suo sito ufficiale. Mezzo secolo di avventure che voleva provare per primo, con l'ossessione della competenza che ha catturato i suoi lettori in tutto il mondo, con traduzioni in oltre 30 lingue. Dei suoi 49 romanzi la sua serie più venduta, la più lunga nella storia dell'editoria - dopo una serie di rifiuti da parte di editori che segnarono i suoi esordi - segue le avventure della famiglia Courtney in tutto il mondo, attraversando generazioni e tre secoli, attraverso periodi critici dall'alba dell'Africa coloniale alla guerra civile americana e all'era dell'apartheid. Wilbur Smith era nato il 9 gennaio 1933 nella Rhodesia del Nord, ora Zambia, nell'Africa centrale. Suo padre, Herbert Smith, era un lavoratore della lamiera e fu sua madre più incline all'arte, Elfreda, che incoraggiò il giovane Wilbur a leggere artisti del calibro di CS Forester, Rider Haggard e John Buchan. Dopo la laurea in Scienze commerciale e una breve carriera da contabile, nulla fermò più la sua passione per la scrittura. —
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