Addio a Kemal Monteno, voce di Sarajevo

Il cantautore folk, notissimo nell’area ex jugoslava, era di origini isontine e suo padre era di Monfalcone
Kemal Monteno
Kemal Monteno

ZAGABRIA. Addio Kemal Monteno, 66 anni, uno dei più noti e amati cantautori dell'area jugoslava e post jugoslava, originario di Monfalcone per parte di padre, spentosi l’altro ieri all’ospedale Rebro di Zagabria. Malato da tempo, si era aggravato dopo un recente trapianto di rene. La notizia della sua morte, diffusa dalla figlia Adriana, è stata il titolo di apertura di tutti gli organi di informazione bosniaco-erzegovesi. Monteno era nato a Sarajevo il 17 settembre 1948, ma suo padre, Osvaldo, da Monfalcone era partito come soldato per la Jugoslavia nella Seconda guerra mondiale. A Sarajevo aveva incontrato la bosniaca Bahrija, per la quale aveva lasciato la moglie italiana che nel frattempo gli aveva dato una figlia, Daniela.

Kemal Monteno (con Zdravko Colic) live nel 2003

Lo stesso Kemal raccontava che il padre gli cantava canzoni in italiano, unica lingua che parlava, mentre la madre le “sevdalinke” della sua tradizione. Involontariamente furono dunque i genitori ad avviarlo a una folgorante carriera musicale, iniziata nella seconda metà degli anni sessanta. Soprannominato il “Roy Orbison bosniaco”, il cantautore era considerato una leggenda soprattutto a Sarajevo, città dove si era sposato e dove era rimasto anche durante gli anni dell'assedio. Uno dei suoi pezzi più famosi è proprio "Sarajevo ljubavi moja", Sarajevo amore mio, omaggio alla città natale.

«È come se fosse caduto un grande albero», ha dichiarato Goran Bregovic, unendosi al cordoglio di molti artisti e intellettuali. L'attore croato Rade Šerbedžija, molto vicino al cantautore negli ultimi anni, lo ha descritto come un «fratello, autore delle più belle canzoni che ci sono in tutta l'area ex jugoslava». Il direttore del festival “Sarajevska zima”, Ibrahim Spahic, ha dichiarato che la morte di Monteno rappresenta una «ferita per lo spirito di Sarajevo», mentre il giovane cantautore Damir Imamovic, rinnovatore della sevdah, ha ricordato di aver imparato a fare i primi accordi alla chitarra suonando i pezzi di Monteno.

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