Acquaviva a “Un passo dal cielo” insieme a Terence Hill
TRIESTE. A "Un passo dal cielo", insieme a Terence Hill: ci si è trovato qualche mese fa l'attore triestino Lorenzo Acquaviva, che questa sera vedremo fra i protagonisti di puntata nell'episodio "Aliloke" della fortunata serie tv trasmessa da Rai Uno. "Un passo dal cielo", che segue le avventure di un comandante della guardia forestale interpretato da Terence Hill fra gli splendidi monti del Trentino-Alto Adige, è fra i campioni d'ascolti di stagione: l'ultima puntata del 19 febbraio ha stravinto su tutti i concorrenti in palinsesto con più di 7 milioni e mezzo di telespettatori. «La puntata di questa sera è ambientata ad Aliloke, una comune in stile anni '70, un po' simile a quelle degli Amish: un gruppo di persone che rifiuta le imposizioni della società e fonda appunto una comunità in mezzo ai monti, vivendo senza acqua ed elettricità», anticipa Acquaviva. «Interpreto Luciano Colussi, un uomo che si trova al centro di un tentato omicidio. Spesso ho interpretato personaggi di "buoni" o "cattivi" ma comunque sempre i duri, qui invece faccio un personaggio segnato dalla vita: è un padre di famiglia con una grande tragedia nel suo passato». Naturalmente sarà Pietro/Hill, profondo conosciutore dei boschi, a dare una mano in caserma quando sarà denunciata una sparizione ad Aliloke. Ma com'è stato lavorare con Terence Hill, una vera e propria icona? «Per uno della mia generazione, cresciuta coi suoi film, è stato come lavorare con una persona che hai l'impressione di conoscere fin da bambino», risponde Acquaviva. «È una persona quasi schiva ma di grande disponibilità, molto gentile sul set sia coi colleghi che coi tecnici». Nell'episodio, girato fra settembre e ottobre 2014, l'attore triestino appare un po' trasformato («Ho la barba lunga, mi hanno voluto inselvatichire») e interagisce soprattutto con Enrico Ianniello, l'interprete del vice questore aggiunto Vincenzo Nappi.
Televisione a parte, l'agenda di Acquaviva è densa di impegni. Ieri l'attore era sul palco del teatro Brancaccino di Roma per lo spettacolo sperimentale "Absolutely Live", «in cui io e altri 10 attori abbiamo fatto una lettura di "Sogno di una notte di mezza estate» di Shakespeare scoprendo il nostro ruolo solo il giorno prima, e senza prove. Dallo spettacolo nascerà anche un audiolibro". Il 4 marzo, all'auditorium del Museo Revoltella, verrà presentato il primo mediometraggio realizzato sulla figura del Barone Revoltella, diretto da Davide Del Degan e prodotto dal Museo stesso, con Acquaviva e Ivan Zerbinati. Per l’occasione, il 6, 7 e 8 marzo verrà rimesso in scena lo spettacolo “Il barone e l’arciduca”.
A marzo, l’attore triestino riprenderà anche la sua attività di insegnamento come docente di recitazione con la macchina da presa nell'ambito di "I mestieri del cinema", workshop organizzati da Cappella Underground. E nei prossimi mesi lo vedremo nel cortometraggio "Il re nudo", nato dal progetto "Set Aperto" con studenti che assistono a tutte le fasi di creazione, dalle prove alle riprese. «"Il re nudo" una delle più belle esperienze degli ultimi anni. Una storia zavattiniana, nella quale interpreto un barbone: la truccatrice Dorina Forti mi ha radicalmente trasformato. Mentre giravamo, sentivo davvero la tristezza di chi non sa dove andare a dormire". Infine, «con Sonia Barbadoro vorremmo proseguire l'esperienza dello spettacolo "Un paese di carta", con la supervisione drammaturgica di Stefano Benni, una "passeggiata nell'Italia" proprio attraverso i testi dello scrittore».
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