A Trieste torna la Fiera di San Nicolò

Respiro popolare ma contesto ideato soprattutto per i bimbi. Si configura così la Fiera di San Nicolò, programmata dal 1° all'8 dicembre nel teatro canonico di viale XX Settembre (con coda sino all’altezza del teatro Rossetti) e in alcuni spazi tra via Muratti e largo Bonifacio, con orario al pubblico dalle 8 alle 22.
Clima tradizionale ma con qualche ritocco. La Fiera quest’anno si avvale di 104 spazi espositivi, sette quindi in meno rispetto all’edizione dello scorso anno, un lieve taglio resosi necessario per animare il lembo finale di viale XX Settembre, quello antistante il Rossetti, dove verranno collocate due attrazioni, uno scivolo gonfiabile e una giostra classica; il tutto a un prezzo quasi “politico” di 1 euro. Nel complesso invariato il resto della manifestazione, peraltro rinforzata nel servizio di pulizia quotidiana ma incentrata sempre su una vetrina commerciale alla portata di tutti, con accenti riservati ai bambini: «Che i più piccoli possano vivere al meglio San Nicolò - ha precisato Lorenzo Giorgi, assessore al Commercio del Comune di Trieste, riflettendo in tal modo la vocazione da ritrovare all’interno della manifestazione -. È una fiera nata per i bambini e che vogliamo torni in qualche modo caratterizzata ancora sul questo modello, proponendo magari più giocattoli e più personaggi».

A proposito di animazione e personaggi. La Fiera gioca su questi elementi con un apposito gazebo negli spazi di largo Bonifacio e con la presenza di pupazzi-mascotte, tra cui spicca il ritorno dei Minions, i protagonisti delle pellicole della saga “Cattivissimo Me”.
L’altro dato tradizionale si lega alla fatidica lettera dei desideri. Anche l’amministrazione comunale ne ha formulata una, corredata da desideri oramai palesi, come una maggior coesione tra le forze e la risoluzione dei problemi cittadini. Dove non arriverà il Comune, dovrebbe quindi pensarci San Nicolò.
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