A Trieste i giovani stilisti di Its in gara per difendere l’ambiente
TRIESTE. È il concetto della sostenibilità ambientale, rappresentato dall’”Its Sustainability Award”, la novità di Its 2019, il talent scout internazionale della moda, nato a Trieste diciotto anni fa. Al Magazzino 42 della Stazione Marittima il 12 luglio avrà luogo la serata finale, in cui sarà proclamato il vincitore di quest’edizione, simbolizzata anche quest’anno dal cuore pulsante della creatività, e a cui parteciperanno anche 10 lettori del Piccolo.
Su mille portfolio pervenuti, sono 26 i giovani fashion designer giunti in finale (oltre 800 le proposte ricevute da tutto il mondo) – il 50 per cento dei quali provenienti da Corea, Giappone e Cina – che si contenderanno il primo posto e altri nove riconoscimenti tra premi e menzioni. Mete prestigiose che introdurranno questi talenti emergenti nel mondo del lavoro.
«Its è genuino, banale, sentimentale, qualcosa di diverso», ha così descritto ieri in conferenza stampa la manifestazione, la sua ideatrice, Barbara Franchin, che ha saputo radicarla nel tessuto locale, mantenendo però la vocazione internazionale che contraddistingue da sempre il progetto: «Noi siamo ribelli, siamo a caccia della creatività che vogliamo sostenere: questo è infatti l’obiettivo del contest».
Presenti all’incontro anche il sindaco Roberto Dipiazza, l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini, che hanno ribadito il loro sostegno alla manifestazione e sottolineato la capacità imprenditoriale, «intrecciata a un pizzico di follia» della Franchin. La presidente della Fondazione CRTrieste Tiziana Benussi ha poi ricordato che gli spazi della Fondazione di via Cassa di Risparmio accoglieranno il nuovo progetto Its Arcademy assieme all’archivio.
A proposito del concetto di sostenibilità, quest’anno Its si trasforma in un evento destinato a essere sempre più “green”, cercando da una parte di ridurre il più possibile l’utilizzo della plastica attraverso il riciclo dei materiali utilizzati in particolare per l’allestimento, e dall’altra istituendo appunto un premio ad hoc. Come ha spiegato Franchin è urgente infatti intervenire a livello ambientale, operando in tal senso tutti insieme a livello mondiale.
Di conseguenza lo stilista che presenterò il portfolio maggiormente focalizzato su tale tema, riceverà un premio di 3000 euro. Questo è pero solo uno dei dieci premi messi a disposizione dall’organizzazione e dagli sponsor. Il vincitore dell’ITS Award powered by Allianz riceverà un premio di 15. 000 euro. Pitti Immagine attraverso la sua Direzione Tutoring & Consulting offrirà al vincitore una mentorship di 12 mesi e l’occasione di presentare la sua collezione all’edizione di Pitti Uomo del gennaio 2020 a Firenze, oppure nel caso di una collezione womens wear a Super, nel febbraio 2020 a Milano.
Anche illycaffè, dopo aver lanciato lo scorso anno “Its Time for coffee”, riconoscimento che ha permesso alla stilista britannica Tolu Coker di realizzare un’opera d’arte, ancora da svelare, negli spazi dello Swatch Art Palace Hotel di Shanghai, propone per il 2019 un nuovo premio dal titolo “Its Fashion@Work by illy” da 10. 000 euro, dedicato ai grembiuli da cucina, come ha precisato Giovanna Gregori per illy. Da menzionare tra le new entry anche il “Coin Excelsior Award” di 3000 euro.
A decidere i vincitori di questa edizione saranno 22 giurati, tra cui molti volti nuovi quali la direttrice del Museo della Moda di Parigi, Miren Arzalluz, la direttrice dello sviluppo sostenibile e degli affari istituzionali internazionali del colosso francese del lusso Kering, Marie-Claire Daveu, Luca Josi, capo dell’area Brand strategy media & multimedia Entertainment di Tim, Glenn Martens, direttore creativo del brand parigino Y/Project, Stefania Ricci, direttrice di Museo e Fondazione Salvatore Ferragamo.
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