“A colloquio con Rossella” Andolina vince il Pietrasanta
La storia di una presenza tracciata sulla mappa degli oggetti quotidiani di una casa, e nelle parole dei messaggi di una segreteria: è l’idea originale di “A colloquio con Rossella”, il nuovo cortometraggio del regista triestino Andrea Andolina che ha appena vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Pietrasanta Film Festival ed è stato selezionato all’Aesthetica Short Film Festival di York, collegato ai Premi Bafta, gli equivalenti britannici degli Oscar. Il film breve ha un cast d’eccezione di attori di provenienza triestina: Ariella Reggio, Maria Grazia Plos, Fulvio Falzarano, Dario Penne, Sara Cechet, Raffaele Sincovich, Zita Fusco, Isabella Peghin, Marco Morganti e Isabella Gustincich. La particolarità, però, è che in volto non si vedono mai: “A colloquio con Rossella” è un film costruito quasi interamente sulle voci. La protagonista, Rossella, è una signora anziana, mamma e nonna, piena di interessi: attraverso i messaggi che le lascia la sua famiglia scopriamo che le piace la lettura, che è un punto di riferimento per figli e nipoti. Avvertiamo la sua presenza nel suo appartamento da una tazza lasciata sul tavolo della cucina, un giornale aperto, i pacchetti che si moltiplicano sotto l’albero di Natale, ma non la vediamo mai. Perché la macchina da presa vaga libera fra le stanze mentre lei è fuori casa.
Il soggetto è di Gaia Tomassini, autrice di racconti anche per “Il Piccolo”: «Quando l’ho contattata, nel 2016, era in finale al Premio Campiello Giovani», racconta Andolina. «Mi ha detto che aveva un racconto particolare fatto tutto di messaggi in segreteria. Ci ho pensato quasi un anno. Nel frattempo ho fondato con Valentina Burolo ed Elisabetta Bernardini la società di produzione 040 Film Srl, e mi sono deciso». Il racconto è ambientato in tre-quattro giorni prima di Natale.
«Mi sono chiesto come rendere il passare del tempo e ho scelto un piano sequenza lungo otto minuti, giocando sulle luci e i colori per raccontare i diversi momenti della giornata». Bisognava trovare la casa giusta per far passare fluidamente la macchina da presa fra i mobili, attraverso le porte. «È una casa della famiglia della scenografa Ottavia Foti.
Mentre la macchina da presa andava in cucina, si cambiava la scenografia in salotto: il piano sequenza non si interrompe mai». Grazie al sostegno dell’azienda Parovel, “A colloquio con Rossella” sarà distribuito da Premiere Film. E per Andolina è anche un omaggio: «Il corto è dedicato a un personaggio della cultura triestina a me molto caro, Rosella Pisciotta, che ha creduto nel lavoro coi bambini a teatro e alla nostra associazione Bobo e i suoi Amici già nel 1998, quando abbiamo fatto il primo spettacolo al Teatro Miela all’interno di Palcoscenico Giovani». —
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