Scattano le tre zone rosse per arginare risse e rapine nel centro di Trieste
Saranno attive fino al 31 marzo: al loro interno non potranno stazionare persone con precedenti penali o segnalate
Mattinata finora tranquilla nelle prime ore dell’entrata in vigore del provvedimento del prefetto Pietro Signoriello, che prevede, appunto a partire da oggi, 20 gennaio e fino al 31 marzo, l’istituzione di tre zone rosse nel centro di Trieste all’interno delle quali non potranno stazionare persone con precedenti penali o destinatarie di una segnalazione.
I primi controlli
Alle 9.30 erano presenti ad esempio in largo Barriera - teatro della violenta rissa scoppiata nei giorni scorsi tra gruppi di pakistani e afghani - i reparti mobili della Polizia di Stato di Firenze e anche pattuglie di carabinieri a piedi.
Come testimoniano gli esercenti, è a partire dalle ore serali che si verificano i maggiori episodi di violenza, criminalità e spaccio ed è proprio nelle fasce orarie serali che è prevista la presenza del presidio fisso dentro le tre zone.
Le aree interessate
Le aree individuate sono tre, dove comunque già da alcuni giorni sono stati organizzati servizi di controllo e presidi pomeridiani e serali delle forze dell’ordine, in coordinamento con la Questura.
- Nello specifico la Zona 1 si estende tra il molo Audace, l’area delle Rive che dall’altezza del palazzo della Regione arriva fino alla Capitaneria di porto, e poi piazza Verdi e le vie limitrofe.
- Il perimetro della Zona 2 include l’area che, da piazza della Libertà e corso Cavour, si spinge fino a piazza Oberdan (fino all’angolo con via XXX Ottobre) e via Carducci.
- La Zona 3 è infine compresa approssimativamente tra via Limitanea, via Donadoni, viale D’Annunzio fino a piazza Garibaldi e poi largo Barriera e piazza Goldoni, fino alla Scala dei Giganti.
Fedriga: “Una questione importante”
Alla vigilia dell’attivazione delle tre zone rosse per prevenire e contrastare episodi di violenza, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, a margine della cerimonia della posa delle pietre d’inciampo, ha così commentato la restrizione: «È giusto che ringrazi la Prefettura, la Questura e tutte le forze dell’ordine per aver attivato queste zone rosse in città. Non verrà fatto solo qui, ma anche a Udine. È una questione importante, nonostante nel confronto con i vertici nazionali si sia sempre sottolineato e si continui a sottolineare che, malgrado gli episodi recenti, fortunatamente la nostra regione rimane ancora un territorio distante da quei fenomeni di violenza quotidiana che vediamo in altre città italiane. È fondamentale però presidiare il territorio in modo attento e importante, affinché anche i fenomeni che accadono qui, seppur di minore gravità rispetto ad altre realtà italiane, vengano fermati e la città possa vivere in modo tranquillo».
Il sindaco valuterà l’adozione di provvedimenti in alcune aree delle zone rosse per limitare l’orario di vendita e somministrazione di bevande e l’orario di apertura di esercizi del settore alimentare .
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