Zone blu a Gorizia, business da 830mila euro
Dici, in un qualsiasi Comune, “Servizi a domanda individuale” e agli amministratori o ai dipendenti degli uffici economici corre un brivido lungo la schiena. Perché? Perché si tratta di servizi in cui, di norma, gli enti locali non ci guadagnano: anzi, devono ripianare di anno in anno il deficit per il 55, anche il 60 per cento. Insomma i musei, gli scuolabus, il centro sociale polivalente, la casa di riposo “Angelo Culot”, il teatro Verdi, le mense scolastiche e chi ne ha più ne metta non sono decisamente un affare per il Comune di Gorizia perché le entrate sono di gran lunga inferiori alle uscite, ovvero alle spese che il Comune deve affrontare per garantire tali servizi considerati essenziali.
Ma ci sono servizi che vanno in “controtendenza”. Tre voci, infatti, sono positive, nel senso che gli introiti sono maggiori degli esborsi. Si tratta della gestione dei parcheggi a pagamento (ci mancherebbe che il servizio non portasse un guadagno), dei mercati pubblici e dei trasporti funebri. Entriamo nello specifico e focalizziamo l’attenzione sui parcheggi a pagamento. In Comune non lo diranno mai. Ma le zone blu costituiscono un gran bel business per le casse municipali sia grazie agli incassi dei ticket, sia grazie alle multe che vengono giornalmente comminate dagli ausiliari del traffico.
Nel 2013 il Comune di Gorizia ha guadagnato 761.921,56 euro soltanto grazie ai biglietti erogati dai parcometri dislocati nelle vie cittadine. La spesa affrontata per la gestione dei parcheggi a pagamento? Meno di 150mila euro: 149.124,47 euro, per la precisione. Pertanto, il grado di copertura dui questo specifico servizio a domanda individuale è stato del... 510,93 per cento! Sì, avete letto bene. Le zone blu sono una fonte d’entrata eccezionale per il Comune, alle prese con tagli e finanziamenti decurtati. E non è tutto. A questo dato vanno aggiunti gli incassi delle multe. Nel 2013 sono state oltre 4.700 le sanzioni elevate a Gorizia nei parcheggi a pagamento: praticamente 13 al giorno. Peraltro, il dato è in considerevole crescita se consideriamno che nel 2012 furono 4.083 le multe e nel 2011 non superarono quota 3.696. In soli due anni, quindi, non cresciute di un migliaio. Davvero niente male. Tradotto in moneta sonante, grazie alle sanzioni il Comune di Gorizia ha incassato oltre 70mila euro, corrispondenti alle 3000 multe effettivamente pagate delle 4.708 comminate. Pertanto, le zone blu sono un affare da 830mila euro l’anno. E dire che c’è stata una maggiore tolleranza degli ausiliari del traffico: il Comune li ha sollecitati a invitare gli automobilisti colti in flagrante a esporre o rinnovare il ticket prima di passare alla multa. «Insomma, non vogliamo che gli operatori siano degli inflessibili “distributori di sanzioni”. E dobbiamo dire che il nuovo approccio degli ausiliari del traffico è stato apprezzato», le parole più volte espresse dal Comune. Eppure, le multe si sono incrementate. Il maggior numero di trasgressori è stato sorpreso in corso Italia, seguito da piazza Municipio. Numeri notevoli di sanzioni anche in via Nizza, in via Crispi.
Gli altri servizi a domanda individuale che si traducono in un guadagno per il Comune di Gorizia sono quelli relativi ai mercati pubblici. Le uscite ammontano a 113.803,20 euro mentre le entrate superano i 150mila (151.685,90 euro): il grado di copertura è del 133,29%. Positivo anche il trend dei trasporti funebri: si spendono 354mila euro e rotti, si introitano 533mila.
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