Zona rossa a Capodanno, stretta sui veglioni: controlli anti ritrovi illegali, ma intanto è corsa agli ultimi acquisti con code ai supermercati

Coprifuoco più lungo stanotte: dalle 22 alle 7. Restrizioni severe in vigore fino al 3 gennaio, poi nuovamente il 5 e il 6
File alla Lidl Ippodromo nella mattinata di oggi, 31 dicembre (Foto Lasorte)
File alla Lidl Ippodromo nella mattinata di oggi, 31 dicembre (Foto Lasorte)

TRIESTE. Tutti a casa, si esce solo per necessità e con autocertificazione al seguito. Coprifuoco più lungo stanotte, dalle 22 alle 7 (invece che fino alle 5), e controlli costanti, per evitare feste private e i tanto temuti assembramenti, anche all’aperto, dove il Capodanno di solito si celebrava tra intrattenimenti, concerti e brindisi insieme agli amici. Anche il Fvg torna in zona rossa oggi, con le relative restrizioni.



I locali saranno chiusi, ma sarà consentito l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti. Considerando il basso afflusso di clienti in questi giorni (causa le note limitazioni, con la beffa di un centro città che ieri si è riempito di persone), alcuni bar, sia in centro che in periferia a Trieste, non hanno ripreso dopo la stretta iniziata a Natale. Molti ricominceranno a lavorare il 7 gennaio. Restano aperti alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai e parrucchieri.

Code al Despar di viale XX Settembre e a Eataly (Foto Lasorte)
Code al Despar di viale XX Settembre e a Eataly (Foto Lasorte)


Divieto di uscire stanotte dalle 22 fino alle 7, due ore in più di coprifuoco rispetto al solito. Una decisione presa dal Governo per evitare che le persone si trovino in gruppo, all’esterno, per festeggiare. Niente musica nelle piazze, fuochi d’artificio e soprattutto stop a qualsiasi tipo di veglione nelle case e nei locali. Chi dovrà uscire dalla propria abitazione in quell’orario, dovrà munirsi di autocertificazione (qui a fianco il modulo da ritagliare) e potrà farlo solo per comprovate necessità.

Fino al 6 gennaio sarà possibile, una volta al giorno, recarsi da parenti o amici, ma solo all’interno della stessa regione. Nel limite massimo di due persone, a cui si possono aggiungere i minori di 14 anni, i disabili o soggetti non autosufficienti. Non è consentito comunque muoversi durante il coprifuoco. Come già ricordato a livello nazionale anche per le cene e i pranzi di Natale, anche in casa meglio rispettare i distanziamenti e per quanto possibile utilizzare la mascherina.

Niente cenoni di gruppo, in caso di feste troppo affollate la sanzione amministrativa va da 400 a 1.000 euro. Ma pare che la maggior parte delle persone abbia scelto di restare a casa senza troppe difficoltà, avendo già messo in conto da tempo di dover rinunciare ai tradizionali veglioni di fine anno, alle cene danzanti.

Vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune salvo che per motivi di lavoro, necessità o urgenza. Divieto di recarsi in un’altra regione, fatta eccezione, come sempre, per chi ha bisogni evidenti. Le persone che vogliono raggiungere la seconda casa, magari per trascorrere qualche giorno di vacanza, possono farlo, ma solo se si trova all’interno della propria regione. In ogni caso, fondamentale compilare l’autocertificazione.

Le pattuglie monitoreranno il territorio per evitare, come accennato, assembramenti e ritrovi non consentiti. E una raccomandazione arriva anche dal comandante della Polizia locale di Trieste, Walter Milocchi. «Ricordo a tutti – sottolinea – che il virus è ancora in circolo e la pandemia non è finita, quindi non sfruttiamo in modo esagerato la possibilità di andare a trovare amici o parenti, ma rispettiamo sempre le regole in vigore».

In tutta Italia la zona rossa continuerà fino al 3 gennaio. Il 4 si torna in quella arancione, con le misure allentate. I limiti torneranno ad essere più restrittivi il 5 e il 6 gennaio. 


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo