Zona arancione in vigore in Fvg. Bar e ristoranti chiusi h24, negozi “riaperti” nei festivi

TRIESTE L’incertezza rispetto all’ufficialità è durata fino a ieri mattina. All’ora di pranzo, nel sito del ministero della Salute, è spuntata l’ordinanza firmata da Roberto Speranza: cinque pagine in burocratese, zeppe di «recante», «visto», «considerato», che inchiodano il Friuli Venezia Giulia, per almeno due settimane, alla zona arancione, quella del divieto di spostamento da comune a comune, peraltro con non poche deroghe, e della chiusura di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie.
L’informazione che mancava è la data di inizio della stretta. Si parte con il mini-lockdown già da oggi, con regole che ritornano a essere solo nazionali vista la decisione presa ieri pomeriggio dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga di ritirare l’ordinanza firmata giovedì sera e di fatto vanificata dal provvedimento statale. Come per tutte le altre regioni classificate in arancione, il cittadino del Fvg si potrà spostare all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22 (dalle 22 alle 5 rimane in vigore il coprifuoco) e non sarà chiamato, entro quei limiti, a dare spiegazioni. L’uscita dal comune di residenza o verso altre regioni è però consentita nel caso in cui siano presenti (e dimostrabili anche mediante autodichiarazione) esigenze lavorative (in questo caso è sufficiente esibire, se richiesta dalle forze dell’ordine, la documentazione fornita dal datore di lavoro), situazioni di necessità (per esempio fare la spesa), motivi di studio o di salute o urgenza di svolgere attività, usufruire di servizi o acquistare beni non disponibili nel proprio comune.
Sono permessi verso qualsiasi area anche gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista, e i rientri verso la proprio abitazione. Ma, dato che l’obiettivo è di ridurre i contatti per contenere la diffusione del virus, Roma raccomanda «fortemente» che nelle residenze private non si ricevano «persone diverse dai conviventi». Ed è pure consigliato alle imprese di favorire quanto possibile il lavoro a distanza.
Il secondo passaggio chiave per il Fvg fresco di arancione è quello relativo ad alcune attività economiche, nuovamente penalizzate dalle restrizioni imposte dal contagio. Bar e ristoranti, ma anche gelaterie e pasticcerie, proprio come in primavera, saranno chiamati allo stop dell’attività 24 ore su 24 e sette giorni su sette, con la possibilità di servire il cliente solo con l’asporto o il delivery. Nei locali in cui è sospesa la consumazione, l’ingresso e la permanenza dei clienti saranno consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione. A restare attivi anche mense e catering.
Con il ritiro dell’ordinanza che Fedriga aveva condiviso con Veneto ed Emilia Romagna saltano invece le novità che il governatore aveva ritenuto di aggiungere a un Fvg in zona gialla. E dunque marito e moglie potranno entrare assieme negli esercizi di generi alimentari, i negozi resteranno aperti nei giorni festivi e i parchi commerciali pure in quelli prefestivi e a scuola non ci saranno limitazioni per le esercitazioni con il flauto, il canto e l’educazione fisica. Tutto il resto viene confermato: dalla scuola con didattica a distanza per le superiori ai musei, le piscine, le palestre, i teatri e i cinema chiusi, dai mezzi pubblici con capienza massima del 50% alla sospensione di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine. Si può poi passeggiare, con mascherina e a distanza di un metro dalle altre persone, e correre, senza mascherina e a distanza di due metri, ma sempre senza cambiare comune. —
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